U17M> Roma 12 – Chiusura in bellezza a Pavia

La squadra under 17 della ROMA 12 raggiunge un buon risultato, solo di poco leggermente inferiore alle aspettative, conquistando il settimo posto alla finali nazionali di categoria, che si sono svolte dal 10 al 15 giugno a Pavia.
Si chiude cosi in bellezza, per il gruppo a prevalenza ‘97, un’altra tappa di un percorso iniziato ormai quattro anni fa, quando, la maggior parte di questi ragazzi sempre come Roma 12 ottennero il terzo posto regionale nel campionato under 14. Molti di loro, poi, avevano costituito l’ossatura della squadra, che nella stagione scorsa partecipò al trofeo delle Regioni con un buon piazzamento.
L’idea originale di tutti questi anni, mai tradita dalla duo dirigenziale Mazzini-Serafini, è stata quella di raccogliere i giovani più promettenti di quella fascia età che abitassero nella zona sud di Roma e limitrofe. I primi innesti sulla ossatura originale, basata su una under 13 vice campione provinciale, arrivarono dall’Ostia e dal San Paolo poi si aggiunsero atleti provenienti dall’Isola Sacra di Fiumicino insieme al loro tecnico Raoul Calzavara, che ha guidato la squadra negli ultimi tre anni. In tutto questo periodo la società non si è risparmiata partecipando alle varie fasi del torneo Bussinello, a quelle del Foroni nonché a tutte le edizioni della Winter Cup. I sacrifici economici sostenuti, per andare in giro per l’Italia scontrarsi con le migliori, non sono stati leggeri, ma la vittoria di questo anno nella Winter Cup ed alcune partite di grande qualità, hanno ricompensato la dirigenza.
Nella corrente stagione c’era da raccogliere il tanto lavoro, ma nello stesso tempo non si poteva impedire ad alcuni di emergere a livello nazionale approdando nel Club Italia. Se questo da una parte accresceva il potenziale della squadra dall’altra lo limitava per il mancato utilizzo degli stessi nelle fasi regionali. Tutta la stagione è stata quindi vissuta nella paura di non qualificarsi per le finali e quindi di venir svanire tutte le ambizioni. Nelle semifinali le paure venivano fugate con ottime prestazioni (due netti tre a zero) a danno del Tuscania. La finale regionale, in cui vincendo si sarebbe ottenuto un posto privilegiato nel tabellone finale, contro l’outsider Roma 7 è stata una psico-partita, la Roma 7 parte benissimo e stravince il primo set e poi subisce un perentorio ritorno della Roma 12 che dopo aver largamente vinto secondo e terzo, nel quarto si spenge sul 24-19. Merito del carattere della Roma 7 o di uno sfortunato momento no della Roma 12 ?; probabilmente tutte e due le cose, al quinto i ragazzi di Morazzini, usciti come si dice dalla buca, non si lasciavano certo sfuggire l’insperata vittoria.
Per i ragazzi di Spinaceto il secondo posto comportava passare per il girone di qualificazione sapendo di doversi giocare la qualificazione con gli ex campioni italiani under 15 del Segrate Volley la massima espressione della pallavolo giovanile milanese con un pedigree di valore assoluto. Nelle sue file militava anche il MVP dell’ultimo trofeo delle Regioni, il nazionale Riccardo Sbertoli. Dopo le due gare preliminari del girone, vinte agevolmente con una squadra del Molise e con la campionessa umbra, espressione giovanile della SIR Perugia vice campione di Italia assoluta, arrivava finalmente la gara del dentro-fuori, chi avesse perso, infatti, sarebbe ritornato mestamente a casa. La gara, svoltasi di mattina nello splendido impianto del PalaRavizza, è stata sicuramente la più intensa ed appassionante vissuta da questo gruppo in tutta la sua storia e la vittoria 15 12 al tie break anche con delle difese eccezionali, che certo non sono mai state nelle corde di questa squadra, resterà nei cuori dei ragazzi sicuramente a lungo. Il tempo di mangiare ed ecco di nuovo in campo contro la Lube Macerata, altra corazzata. Sulle ali dell’entusiasmo vengono vinti i primi due set con livelli di gioco altissimi da parte di tutti, poi la fatica di tutti i set giocati si fa sentire, i marchigiani freschissimi si riprendono dalla choc e pareggiano il conto. Nel tie-break, ancora una volta sul 9-4 in proprio favore manca il killer-instinct per chiudere. Il giorno dopo, tanto per gradire, altri otto set fra Tonno Callipo e Brolo Messina, ma si ottiene il passaggio nei primi otto; in proposito sembra giusta evidenziare alcune notazioni non evidenti, ma importanti, la Roma 12 era la società più meridionale in un contesto molto padano e l’unica, con ben 5 di serie A, a non militare in serie nazionale.
Il giorno dopo, anche grazie alle sedute serali di fisioterapia, partenza alla grande nel primo set contro il Vero Volley, ma poi nel quarto sul 22-20 un altro calo, ma la fatica era tanta e il valore del Vero Volley, che aveva solo 9 set alle spalle e tutti vinti, era oggettivamente molto alto. La nemesi del quinto set si verificava nel pomeriggio contro la pallavolo Padova in vantaggio 15-14 al tie, un tocco a muro non visto, un recupero difensivo sanzionato erroneamente ed un rosso alla panchina oggettivamente in esplosione regalavano tre punti consecutivi agli avversari in una manciata di secondi. Insulti agli arbitri e vibranti proteste erano inevitabili in queste situazioni ma anche con imbarazzate e signorili scuse degli avversari per quanto era avvenuto. La finale 7 / 8 posto contro i campioni emiliani dello Zinella Bologna era una gara a chi era meno “imballato muscolarmente” ed i romani la acciuffavano per fortuna senza i temuti probabili infortuni. Dopo 9 gare e 37 set in quattro giorni e mezzo sembrava di essere nel film “Non si uccidono così anche i cavalli ?” .
Senza voler fare antipatiche classifiche di rendimento fra i ragazzi, tutti su livelli almeno buoni, una nota di merito va data ad Gabriele Di Martino che oltre ad essere stato, statistiche alla mano, il miglior realizzatore della squadra si è distinto anche per la sua grinta e la capacità di leadership
La Roma 12 si è dunque ben inserita in un contesto di altissimo livello dopo squadroni come Treviso (nel 2014 al doppio titolo italiano), Vero Volley, Macerata, Cuneo e Padova tutte società che investono nel settore giovanile, pur nella attuale crisi, fondi notevoli. Con il senno di poi visti i risultati raggiungere il gradino più basso del podio era si difficile, ma possibile; purtroppo la situazione attuale laziale nel settore maschile non è delle più rosee ed essere riusciti ad essere la prima dei “normali” è senza dubbio motivo di grande orgoglio.
ROSTER : Serafini (P) De Angelis (P) Di Martino (C ) Fiastri ( C) Necci (C/O) Donnini (S/O) Marenda (S) Ragona (S) Gaia (S) Osak Furmanek (S) Di Gioia (L) Baldini (L)
Calzavara (all) Sbacco (all/scoutman) Serafini S. (team manager)

Ufficio Stampa