Superlega> Latina si butta via

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Top Volley Latina – Energy T.I. Diatec Trentino 2-3 (25-21/26-24/24-26/20-25/14-16)
Latina: Manià (L), Rauwerdink 4, Sottile 3, Skrimov 22, Pellegrino, Tailli, Van De Voorde 10, Davis, Rossi 6, Starovic 25, Semenzato, Urnaut 11. All.: Blengini – Franchi/
Trento: Kaziyski 22, Nelli, Birarelli 13, Zygadlo, Nemec 10, Thei (L), Giannelli, Lanza 24, Solè 15, Mazzone, Colaci (L), Fedrizzi, Burgsthaler. All.: Stoytchev – Simoni
Arbitri: Bartolini – Santi
Poteva essere la serata perfetta, si è trasformata in una beffa; a casa resta un solo punto quando tutto lasciava pensare ad un bottino ben più corposo. Due set maestosi per Latina, poi il peccato, i pontini non colpiscono un avversario alle corde, lo lasciano riprendere fiato, un errore imperdonabile contro una formazione come Trento che esce dal baratro e lotta fino alla fine per prendersi la vittoria.
Partenza a mille per Latina, Sottile trova la piena sintonia con tutto il fronte di attacco carico a pallettoni; per Trento la prima fase è tutta tesa a limitare i danni tra mille difficoltà in tutti i reparti. In un batter di ciglia Latina è avanti 9-4 grazie principalmente a Skrimov e Starovic. Tante le difficoltà per Trento, la battuta è fallosa ed imprecisa, Nemec non trova le misure del campo, così come tutto il fronte offensivo, la difesa balbetta. Musica per Latina che vola via con grande determinazione, i muri di Van De Voorde e le fiondate imprendibili di Starovic, i primi 14 minuti di gioco valgono il 18-11 per i padroni di casa. In casa trentina non basta la solita classe di Kaziyski, vale solo una mini rimonta in fase finale, l’errore di Lanza dai nove metri sigilla il primo e meritato vantaggio per Latina. Via con il secondo, Latina non è appagata, ma Trento è ferita, sentimento che la porta a spingere con più efficacia; la fase offensiva migliora, ma l’antidoto anti Starovic non è ancora collaudato, quando Sottile di appoggia sul suo opposto son dolori. La sfida è aperta, ma il tabellone continua a privilegiare la formazione pontina con il minimo vantaggio; uno scambio di colpi che rende il match incerto ed equilibrato. Una volata lunga un intero set, gomito a gomito, punto su punto con Starovic e Kaziyski a tirare come forsennati. Stoytchev vede il calo dei suoi quando i punti pesano come macigni e si gioca la carta Giannelli in cabina di regia al posto di Zygadlo, il giovane palleggiatore cerca insistentemente Lanza, e Pippo risponde presente acciuffando al punto 23 Latina in fuga. Latina però ha un super Starovic, imprendibile l’opposto pontino, e Van De Voorde chiude a muro il doppio vantaggio. Latina è in palla e continua a spingere forte anche nel terzo parziale, la battuta di Skrimov trova distratta la retroguardia trentina e vale un immediato più tre. Il time out di Stoytchev è una panacea per Trento, la reazione è immediata e tangibile, almeno per riagganciare i padroni di casa, allacciati in un altro giro di valzer. Il “porteur”, questa volta è Trento, il minimo vantaggio regala le scelte coreografiche; chi paga dazio, in questa fase, è proprio Starovic, dimenticato colpevolmente da Sottile, a bilancio mancano proprio i suoi punti. Trento pregusta il set a proprio favore, tre i punti di vantaggio, ma la Lanza spreca il tesoretto con un triplete di errori che rinvigorisce le speranze di Latina. Ci pensa Kaziyski a cancellare ogni falsa speranza. Gli ospiti hanno riacquistato forza e coraggio, lo dimostra con Birarelli che si va a prendere due difese consecutive in tuffo che valgono il più tre dopo pochi scampoli di quarto set. Latina va in caduta libera, tutti i fondamentali subiscono un crollo in termini di efficienza e Trento può scappare via. Dal fondo del baratro la formazione pontina trova risorse inaspettate che regalano nuove speranze, ma lo sforzo estremo lo paga in dirittura di arrivo e Trento pareggia. Risuscita Nemec, e dai nove metri trova due aces che danno una connotazione importante al tie break, più tre istantaneo che vale mezza vittoria. Latina deve soffrire in ricezione e con Starovic in piena riserva; Blengini si gioca la carta Rauwerdink che lo ringrazia con carica emotiva e due punti sonanti. L’apporto rivitalizza Latina, la porta all’aggancio, ma non è sufficiente a portare a casa la vittoria; Trento sul filo di lana si mette in saccoccia due punti pesanti.

Marco Benedetti