Superlega> Latina impresa sfiorata

Top Volley Latina – Lube Banca Marche Treia 2-3 (23-25/25-17/22-25/25-12/12-15)
Latina: Manià (L) Rauwerdink 10 , Sottile 1, Ferenciac, Skrimov 6, Pellegrino, Tailli, Davis 1, Rossi 2, Starovic 18, Urnaut 22. All.: Blengini – Franchi
Treia: Fei 12, Henno (L), Parodi 3, Paparoni (L), Stankovic 6, Kovar 12, Sabbi 6 , Monopoli, Shumov, Garcia, Kurek 4, Podrascanin 11, Vitelli . All.: Giuliani – Cadeddu
Arbitri: Rapisarda – Tanasi
La Lube si salva per il rotto della cuffia; sul traguardo finale riesce a mettere il petto avanti e conquista gara tre. Latina si deve arrendere al termine di una gara gagliarda, affrontata con grande personalità e con il rimpianto di aver disintegrato per due set i Campioni d’Italia. Il sollievo marchigiano è evidente a fine gara per il pericolo scampato, così come la delusione dei padroni di casa per qualcosa che era alla portata ed è sfumata per un soffio, ma con la convinzione che gara tre sarà una battaglia che vorranno affrontare con ogni energia.
Al fischio d’inizio Giuliani propone tutte le novità che la diagonale gli permette; a differenza di Gara 1 c’è Monopoli in cabina di regia e Sabbi opposto. Blengini, invece, continua a regalare campo al sestetto che si è conquistato gara 1 a Civitanova. Motori caldissimi per i padroni di casa che sfruttano ogni pallone a disposizione, male l’approccio marchigiano, soprattutto dai nove metri: troppi gli errori in battuta che danno entusiasmo ai padroni di casa. Sottile e compagni, però, non ne approfittano pienamente; il muro della Lube riesce a coprire gli spazi ed a trovare lo spazio per il tentativo di fuga che vale il più due a metà parziale. E’ un set troppo importante e, com’è giusto che sia, non regala certezze: Treia dilapida il tesoretto in ricezione con Kurek, costringendo alla triplice sostituzione di Giuliani, Kovar, Ricardo e Fei. Lo strappo di Latina vale un più tre quando in vista c’è la linea del traguardo, un vantaggio rassicurante, ma non sufficiente, due erroracci di Skrimov ed un muro di Parodi, danno il vantaggio alla Lube. Resta in campo Kovar, ma il film sembra quello di Gara 1; Treia si scioglie in avvio di secondo parziale dimenticando ricezione e gioco; Starovic dai nove metri apre voragini e costringe Giuliani ad anticipare il doppio cambio in diagonale. Il tentativo non porta nulla in termini di punti con Latina che vola via a più nove. Un soliloquio pontino che approfitta cinicamente della crisi di identità marchigiana e che si aggiudica con grande personalità il pareggio. E’ un pugno in faccia che fa male, ma che costringe la Lube alla reazione senza se e senza ma. Una reazione virulenta. Giuliani manda in campo Fei per Sabbi, il gruppo si ricompatta e trova spazi e punti. Latina non regge botta, e si lascia andare al nervosismo che vale il giallo per Blengini ed il rosso per capitan Sottile. Ci si mette poi il polpaccio di Skrimov e per i pontini si fa veramente dura. Il carattere non manca, non è mai mancato in questa stagione pontina, ed i ragazzi di Blengini si mettono a lavorare a testa bassa sfruttando le finalizzazioni di Urnaut e Starovic ed il miracolo è li a portata di mano, con un solo punto a fare la differenza. Una spinta fatta di tanta adrenalina, che regala momenti di passione, ma che si infrange sulla grande classe ed esperienza di Fei che capitalizza al meglio ogni pallone che passa dalle sue parti. Per Treia arriva il 2-1. Non è finita, Latina non è certamente in vena di alzare bandiera bianca; l’avvio del quarto ripropone i pontini a pieno ritmo. Con Starovic sempre efficace e pericoloso i padroni di casa partono forte alla ricerca del pareggio, trovando il terreno fertile di una Lube impacciata e paurosa, soprattutto in ricezione. Un rendimento senza spiegazioni e senza scusanti quello marchigiano, insufficiente in tutti i fondamentali tecnici e psicologici, amplificato dalla prestazione di Latina che rasenta la perfezione in ogni reparto. Muro, difesa, ricezione, battuta ed attacco regalano punti a grappoli, ed entusiasmo virale. Il Palabianchini palpita, così come le due formazioni avvinghiate in un testa a testa che emoziona. Monopoli si affida soprattutto a Stankovic, per Sottile la prima scelta è sempre Starovic, ma anche Urnaut e Rauwerdink sono un’opzione utile. Una battaglia vera che premia la Lube, è Kovar a salvare la barca portando la sfida a gara 3.

Marco Benedetti