Il potere a chi vince!

Otto anni di vita per il Casal dè Pazzi targato Volleyrò, otto anni vissuti intensamente e ricchi, anzi ricchissimi, di risultati sportivi, e non solo. Indipendentemente dalle valutazioni individuali non ci si può nascondere che, in questo brevissimo periodo di vita per una società sportiva, i numeri siano impressionanti: dominio praticamente ininterrotto nelle competizioni provinciali e regionali, quattro scudetti in due anni, che completano il percorso fatto di tanti piazzamenti nelle stagioni precedenti, bacino inesauribile per le nazionali di categoria e tante atlete che trovano spazio nella massima serie della pallavolo dei grandi. Senza dimenticare la costruzione di una propria “casa”, l’organizzazione di una finale nazionale Under 16 a Roma e, impresa che rasenta il miracolo, la presidenza di un COL mondiale con un bilancio finale in attivo (spero ci racconteranno con dovizia di particolari la destinazione finale di tanto tesoretto). Impossibile nascondersi dietro alibi e sentimenti di pancia: questi otto anni hanno dimostrato che le idee chiare, accompagnate dai giusti strumenti, portando lustro e risultati. Mai questa regione aveva goduto di tanta opulenza, mai si è guardato a Roma con tanto rispetto. Una dimostrazione tangibile che questo territorio ha le potenzialità, ali forti e talentuose, tagliate però alla nascita da beghe di cortile e dal piattume istituzionale. I fatti del campo dimostrano che l’unico vero progetto che può essere portato ad esempio a livello italiano di matrice regionale è quello del Volleyrò, non quanto continuamente sbandierato dagli organi territoriali nelle veline di potere. E se l’equivalenza provocatoria è giusta, allora il potere vada a chi se lo è conquistato sul campo e che sa come si raggiunge il vertice; visto che il movimento è sempre riuscito a partorire figurine ininfluenti, forse è arrivato il momento di una figura forte e, soprattutto, pensante. Un risultato certo si otterrebbe, trasparenza sui ruoli e ricambio nella presenza adulatoria settimanale al Palafordstar.

Marco Benedetti