Pavona: Villaggio Sportivo, un progetto che unisce amministrazione e cittadinanza

Fabrizio Trivelloni: “Fare Sport sul Territorio? si può correre da soli. Ma una comunità ha anche il dovere di fare Squadra!

(SPORTING PAVONA) – Pavona, 23 Agosto – “Invitiamo a Settembre, le Associazioni del territorio, ad un tavolo di lavoro comune, finalizzato alla condivisione dei presupposti indispensabili per la promozione dello Sport, con l’Ente capofila di questo percorso”.
Il pensiero, del Responsabile dello Sporting Pavona, Fabrizio Trivelloni, è semplice: “Tutti nel quotidiano aspiriamo ad un sistema delle competenze, alla meritocrazia. In questo contesto, credo necessario collaborare con l’Amministrazione. Ma i migliori debbono essere premiati!”.
I beni pubblici debbono essere valorizzati, ci dice Trivelloni: “è un danno per l’Ente, avere un bene e non utilizzarlo, significa non avere incassi per lo Stato. Le Associazioni che vorrebbero utilizzare Impianti Comunali o Provinciali, e lavorare 365 giorni l’anno, dovrebbero essere messe in condizioni di farlo – aggiunge il Dirigente – un imprenditore privato, che non crea valore aggiunto al proprio prodotto, sarebbe certamente in perdita continua, e dunque destinato al fallimento”.
L’idea proposta nel concreto, ovvero, “il progetto di realizzare un Sistema che colleghi il Comune, la Scuola, e le Associazioni; perchè? certificare competenze, attività reali ed attuali dei Club, programmazione, obiettivi dichiarati e raggiunti, il tutto in una banca dati condivisa in rete”, permetterebbe al proprietario delle Strutture Sportive di monitorare chi fa cosa, “un modello prestazionale, ed un benchmark, in grado di misurare la bontà delle attività delle Società Sportive”, realizzare conseguentemente, anche un Curriculum Sportivo Certificato per i Club.
Spiega il Dirigente: “le aziende chiedono curriculum, non vedo perchè l’Ente, che affida strutture pubbliche, non debba pretendere lo stesso – continua Trivelloni – premiare chi lavora meglio, è un obiettivo che deve essere alla base di un sistema, che crea e produce benessere per il territorio”.
Verificare, per correggere possibili errori, ed eventualmente incrementare, “nei processi di lavoro, per avere risultati, si agisce prevalentemente, secondo protocolli e metodologia; avere un tavolo di lavoro, con Associazioni aderenti ad un modo di agire trasparente – secondo regole certe e riconosciute – aiuterebbe l’Amministrazione”, migliorare i beni ed i servizi, realizzare nuovi Impianti, adattare quelli esistenti, tutto questo è difficile senza una rete di comunicazione trasparente e di qualità.
Occorre ricordare che in Italia, le Strutture Sportive, di proprietà dello Stato, ovvero, Provinciali, Comunali, e Comunali Scolastiche, rappresentano almeno il 90% della totalità; le organizzazioni, che utilizzano o intendono fruire delle medesime, sono una molteplicità crescente, i regolamenti ed criteri di assegnazione non sono sempre uniformi e trasparenti.
Fare Sport, qualità di servizio, salute, numerosità delle associazioni, regolamentazione poco chiara, impiantistica insufficiente, solo alcuni degli indicatori, che evidenziano in negativo quel bellissimo fenomeno, denonimanto “SISTEMA DELLE COMPETENZE”.
“E’ vero” – racconta Trivelloni – “chiediamo il coinvolgimento di tutti quegli attori, che determinano il buon funzionamento della macchina socio sportiva, e per ogni scenario, evidenziare e qualificare ruoli e competenze” – nello specifico – “il coinvolgimento, a titolo esemplificativo dell’Ufficio Sport, e dell’Ufficio Scuola; perchè l’Ufficio Scuola? perchè se la Scuola è Comunale Scolastica, il Comune che dispone della Struttura Sportiva annesa alla Scuola, deve necessariamente dialogare con il Dirigente Scolastico, affinchè la pianificazione delle Società Sportive sia integrata in quella delle attività Scolastiche”.
Anche tanta buona volontà non basta,”volete un esempio di progetto socio sportivo con parziale successo?”, dice Trivelloni – “Sporting Pavona, dispone di Concessioni Comunali, per realizzare – in ambito Scolastico Comunale – due Tensostrutture Polivalenti Sportive, non riusciamo, in Project Financing, ad ad avere le opportune sinergie”.
Convergere insieme in partership, potrebbe ad esempio sostenere la crescita di un Villaggio Sportivo che Unisce?

di Fabrizio Trivelloni
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