La chiaroveggenza di Andrea Scozzese, ed un futuro da ridisegnare

foto Trissati
L’onda di lunga di Andrea Scozzese. Il Volleyrò conclude una stagione che non ha eguali; così come se la immaginava Andrea all’inizio della sua avventura nella pallavolo, programmata e realizzata. Ricordo una chiacchierata con lui di qualche anno fa, questo era il cammino che aveva nella sua mente e per il quale ha speso tante energie. “Io non comprerò mai il titolo di serie A – mi diceva – non do retta a chi mi consiglia di prendere una scorciatoia, dilapidando inutilmente risorse economiche. Prima di tutto voglio costruire una struttura che sia l’eccellenza del settore giovanile. Sono certo che in serie A ci arriviamo, ma con le nostre giovani”. Non si trattava di visioni, come pensava qualcuno; la realtà dimostra come fosse chiaro nella sua mente il percorso da seguire, i passi da fare, le decisioni da prendere. Purtroppo la sua corsa si è fermata troppo presto, non ha potuto gioire della stagione da record, soprattutto non è più con la Sua Società per indicare chiaramente le decisioni da prendere. La serie A è in cascina, prestigio tanto (gli statistici dovrebbero indicare quale altra squadra nella storia ha conquistato lo scudetto Under 18 e, con la stessa formazione, la promozione della massima serie), ma anche una serie di problematiche di ordine logistico ed economico da far tremare i polsi, tali da suggerire un immediato ridimensionamento per la stagione prossima ventura. A poche ore dall’impresa, infatti, voci parlano di cessione del titolo in Umbria e tutto il gruppo campione già promesso a Club Italia ed altre società di Serie A. Questo il buon senso delle persone normali; è proprio adesso che manca lo spirito da fuoriclasse di Andrea Scozzese. Lui le soluzioni per affrontare in sicurezza una Serie A conquistata sul campo le avrebbe trovate.

Marco Benedetti