Lancissi è reduce dalle Olimpiadi di Rio portandosi un oro con Paltrinieri e un bronzo con Detti, entrambi nel nuoto. Già, da oltre quindici anni è nel mondo del nuoto e poi nella Fin, con la nazionale. Nella pallavolo non è per caso, ma i suoi trascorsi risalgono a decenni fa (nel 1997), militando negli staff di compagini che giocavano in ambiti regionali e nazionali.
Al PalaFerretti è a lavoro da tempo con i ragazzi e lo incontriamo proprio in una seduta di allenamento (questi si svolgono tre volte alla settimana per il potenziamento e due per il condizionamento, mentre durante la stagione il potenziamento sarà di due volte alla settimana) per conoscerlo e raccontarci alcune cose: “Prendere un preparatore tecnico anche per formare (Lancissi guiderà anche alcuni collaboratori, ndr), è cosa rara nel mondo sportivo di questo livello: è un valore aggiunto per la Fenice ”, prosegue, “investire sullo staff è stato tra i motivi che mi ha convinto a venire in questa società, oltre al fatto che conosco Massimiliano Giordani, il mister, da molti anni e mi fido, mi ha convinto il progetto e mi ha chiesto di farne parte. Lo sport, svolto in modo corretto, forma alla regola, al sacrificio: è un’ottima scuola di vita. Dare la possibilità a molte ragazze e ragazzi di praticare la pallavolo, quindi lo sport, come sta facendo la Fenice è una bella e grande testimonianza non solo per questo territorio romano”.
E’ sempre più chiaro quanto la Fenice Pallavolo stia sempre maggiormente investendo nelle risorse umane, quindi nel progetto di cui abbiamo già ampiamente illustrato.
Luca Passalacqua
Resp. Ufficio Stampa
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