Ecco quindi che la Fenice si conferma una società di pallavolo che punta ai giovani, li forma e li fa crescere. Un ambiente sereno, ricco di competenze e professionalità, serietà ed entusiasmo per sviluppare un vivaio di atleti per il presente e per il futuro. Alla Fenice viene quindi confermato “l’ottimo lavoro sul territorio e lo sviluppo del movimento pallavolistico” a Roma, così c’è scritto sulla richiesta di “convocazione”.
“E’ stata una chiamata proprio inaspettata e sono onorato che la federazione mi abbia scelto per prendere parte a questo importante progetto”, ci racconta Marco, mister della D maschile e secondo della B, “senza dubbio devo ringraziare la società e il direttore tecnico Massimiliano Giordani, che mi mettono in condizioni di lavorare ogni giorno al massimo delle possibilità. Sono ansioso di iniziare questa esperienza, che prenderò innanzi tutto come un ulteriore spunto di crescita!”.
Marco, cosa rappresenta il CQP per un giovane atleta?
“Il CQP è senza dubbio un’occasione per i giovani talenti, sparsi nel territorio, di essere inseriti in un contesto in cui possano esprimere appieno il loro potenziale. Il primo dei passi che li porterà a diventare atleti di buon livello e che aprirà loro eventuali porte per militare nelle serie più alte”.
E per te?
“Per me è inevitabilmente un motivo di crescita. Uno spunto continuo di aggiornamento a contatto con tutti i mezzi più potenti che la federazione ha a disposizione per far crescere i giovani. Penso di avere attitudine all’allenamento del settore giovanile, quindi mi entusiasma l’idea di formarmi in questo senso e il CQP è certamente uno dei mezzi migliori per farlo”.
Luca Passalacqua
Resp. Ufficio Stampa
A.S.D. C.D.P. FENICE PALLAVOLO ROMA
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