DF> Federica Iorizzo e l’essere capitano: Questo ruolo appartiene a Claudia

a me sta facendo crescere. Consapevoli di un percorso importante
La schiacciatrice gialloblu a causa dell’assenza di Nardinocchi ha indossato la fascia ed ora guida la squadra alla sfida con Volley Friends
Le settimane si susseguono veloci ed il ritmo delle gare si fa via via sempre più frenetico visto l’approssimarsi della fine del campionato e delle fasi finali di Coppa Lazio.
LA CONSAPEVOLEZZA DI CIO’ CHE SI STA FACENDO – Federica Iorizzo è una delle protagoniste del percorso netto fin qui compiuto dalle ragazze della Casalandia Dream Team Roma che con 17 vittorie in altrettante gare ufficiali, 16 delle quali in campionato stanno realizzando un qualcosa di importante. La schiacciatrice gialloblu così come le sue compagne sono consce di quanto stanno facendo, ma anche concentrate sul proseguire su questa strada: “E’ inevitabile che la risposta sia sì, siamo consapevoli di ciò che stiamo facendo. Ovviamente la felicità di vedere sempre li in alto in classifica il nome della nostra squadra è tanta. Ogni settimana siamo sempre più certe delle nostre capacità ma in egual modo non siamo e non possiamo essere in grado di dire con certezza e spocchiosamente che faremo qualcosa di perfetto. Fino ad ora nonostante le grandi difficoltà abbiamo stretto i denti e lavorato e vinto. Vogliamo tentare di proseguire su questa strada.”
LE DIFFICOLTA’ DEL DOPPIO IMPEGNO E QUELLE LEGATE ALLA SFORTUNA – Di certo c’è che in questo percorso così positivo le difficoltà che Iorizzo e compagne hanno dovuto superare non sono state poche, alcune legate alla mala sorte, altre alla gestione delle risorse fisiche e mentali nell’onorare il doppio impegno di campionato e Coppa Lazio, altro obiettivo dichiarato delle gialloblu: “Molte della squadra,compresa me, non hanno mai fatto un torneo del genere, dove ci sono squadre che si sono distinte per essere le migliori del panorama di Serie D nei vari gironi. Penso che la prima partita con il Latina sia stata presa dalla squadra come una specie di amichevole, ma appena scontrate con la dura realtà e le difficoltà di una formazione avversaria ben organizzata ci siamo rimboccate le maniche come fosse una partita di campionato. Ora che abbiamo capito il significato ed il funzionamento della coppa probabilmente teniamo alla vittoria allo stesso modo, come se queste partite in più ci mettano alla prova in vista di gare più difficili che incontreremo nel proseguimento del campionato. Li consideriamo dei veri e propri test match per capire a che punto siamo”
LA DIFFICILE GARA DELLA SEDICESIMA CON IL VOLLEY FRIENDS – Il tempo per prendersela con la sfortuna in casa gialloblu è stato da sempre sostituito con quello per migliorare e far fronte alle varie situazioni, alla ricerca della miglior prestazione possibile e del risultato finale. Il programma della sedicesima giornata porta delle difficoltà in più, visto che l’avversario di turno è il Volley Friends, squadra giovanile di ottimo talento che staziona al terzo posto in classifica. Ne è conscia Federica, che richiama sè stessa e le sue compagne alla massima attenzione: “Sono una formazione molto giovane e proprio per questo sarà necessario avere delle accortezze ancora maggiori visto che nel giro di pochi mesi la loro crescita è spesso esponenziale. Possono aver migliorato gesti, movimenti e situazioni tattiche che hanno la potenzialità di crearci problemi, dunque la nostra attenzione è e sarà ancora maggiore.”
IL RUOLO DI CAPITANO E L’OMAGGIO A CLAUDIA – La schiacciatrice numero 14 della Dream Team Roma dopo tre stagioni in gialloblu vista la forzata assenza di Claudia Nardinocchi si è trovata catapultata anche nel ruolo di capitano. Un’investitura importante che Federica sta affrontando con orgoglio e come strumento di crescita, pur riconoscendo alla compagna la maggiore predisposizione e titolarità del ruolo: “Non avevo mai avuto modo di trovarmi a fare il capitano. Ho sempre temuto questo ruolo, per stoltezza o semplicemente per paura di fallire in situazioni di stress emotivo o mentale nel campo e fuori. Adesso, dopo le prime partite molto in tensione, non ci faccio neanche più caso. Penso che questo sia il ruolo adatto ad un tipo di persona molto riflessiva, emotiva e coraggiosa come è Claudia e pur non essendolo di mio, forse il trovarmici catapultata dentro mi sta migliorando e mi aiuta a vivere con più serenità i momenti di difficoltà insieme alla squadra.”

Ufficio Stampa