DF> Claudia Nardinocchi, cuore di capitano

Il capitano della Serie D gialloblu è ferma dallo scorso gennaio per un problema cardiaco in via di risoluzione. Le sue parole d’amore per la squadra e lo sport che ama
Amare tanto qualcosa vuole dire in un certo qual modo far sì che quella cosa, sia essa una persona, una passione, uno sport come nel nostro caso, diventa la quotidianità nella nostra esistenza. Una presenza costante di cui nel momento in cui ci si sente privati senza possibilità di scelta si sente ancora più nitida l’importanza.
IL SENSO DI IMPOTENZA – E’ questo il caso di Claudia Nardinocchi, palleggiatrice e capitano della Serie D femminile della Dream Team Roma, ferma ai box dallo scorso gennaio a causa di una sospetta miocardite, che l’ha costretta ad interrompere l’attività agonistica bruscamente. E’ proprio la numero 5 gialloblu a raccontarci come ci si sente in un’occasione come questa: “La sensazione è simile a quella che capita di provare durante un sogno.. quando vedi lontano qualcosa che vuoi assolutamente prendere ma c’è qualcuno che ti trattiene forte e non puoi raggiungerla, provi a correre più forte ma è peggio, non vuoi fermarti ma quello che ti blocca è molto più forte di te e quindi purtroppo devi “arrenderti” almeno momentaneamente. Mi sento quindi impotente specialmente adesso che fisicamente sto molto meglio.”
UNA PASSIONE CHE VIENE DA LONTANO – Del resto per la Claudia la pallavolo è qualcosa di viscerale, che in un modo o nell’altro l’ha sempre accompagnata da tanti anni: “Sono più di 15 anni che gioco a livello agonistico e non mi era mai capitato di fermarmi o semplicemente di saltare una partita o un allenamento. E’ dura e in questi momenti capisci ancora di più quanto questa passione sia forte, non mi manca solo “la palla” mi manca soprattutto l’abbraccio delle mie compagne dopo un bel punto, la pacca sulle spalle dopo un brutto errore, l’adrenalina pre partita, il relax dopo, i rimproveri e le correzioni dell’allenatore, la soddisfazione che si prova dopo aver fatto una bella prestazione e anche la voglia di rivalsa che si ha dopo una brutta partita. Quindi se già era difficile e faticoso per me stare lontano da un campo di pallavolo, “oggi” lo è ancora di più visto il percorso importante e quasi perfetto che stiamo facendo, nella società che ormai sento anche un pò mia e con gruppo che ho desiderato e ammirato con tutta me stessa dalla scorsa estate.”
L’AIUTO DELLE COMPAGNE E L’AMORE DELL’AMBIENTE ALLA BASE DELLA REAZIONE – Claudia del resto è conosciuta nell’ambiente per essere un leader di spogliatoio e di campo. Proprio questa sua forza d’animo e l’amore immenso per questo sport l’aiuta a reagire, insieme alla stima ed all’affetto delle compagne e di tutto l’ambiente: “Faccio ancora oggi molta fatica ad affrontare la situazione. Sicuramente l’affetto delle mie compagne di squadra e delle persone che mi vogliono bene è fondamentale. Mi fanno sentire importante e parte del gruppo nonostante io sia fuori dal campo in questo momento. Mi chiedono consiglio e supporto e questo mi fa sentire utile alla causa anche da lontano. Molto poi lo stanno facendo le giovani che alleno con Luca e Federica. Poter insegnare e trasmettere qualcosa nella speranza venga recepita nel modo giusto mi sta dando una forte carica emotiva e mi aiuta costantemente a superare la tristezza personale del momento. Alleno costantemente un gruppo giovanile solo da quest’anno e devo dire che sono loro ad avermi dato una marcia in più. Poi l’amore infinito per questo sport e l’attaccamento forte all’ambiente stanno facendo il resto rendendo l’attesa qualcosa di più lieve.”
IL MOMENTO DIFFICILE PASSATO DALLA SQUADRA – Lo scorso febbraio inoltre Claudia ha dovuto assistere alle due sconfitte subite dalle sue compagne, in un mese che ha visto le gialloblu in difficoltà. Da capitano esperto e coraggioso, la palleggiatrice della Dream Team Roma sa quanto questi periodi di calo siano fisiologici nel corso di una stagione e quanto sia altresì importante ripartire e non fermarsi: “I momenti “NO” purtroppo ci sono sempre in qualsiasi ambito. L’importante è non nascondersi dietro essi ma avere il coraggio e la voglia di affrontarli e superarli insieme mettendoci tutti in discussione, nessuno escluso. Dall’inizio dell’anno ci siamo trovati ad affrontare non poche difficoltà, non ultimo proprio il mio stop forzato. Ritrovare ogni volta un equilibrio non è facile, sopratutto in un campionato come questo dove ogni set è fondamentale. Nonostante questo periodo,la squadra ha vinto gare importanti e difficili, e anche se non giocando sempre brillantemente abbiamo portato a casa punti pesanti. Questo è molto positivo.”
AFFRONTARE LE DIFFICOLTA’ A VISO APERTO – Reagire dai momenti negativi è del resto una delle specialità acquisite da Claudia nel corso della sua vita e dalle esperienze personali vissute, non ultima questo stop che la porta ad avere ancora più saggezza nello spiegare come si esca da situazione complicate: “I problemi si affrontano a viso aperto, stringendo i denti e provando a dare sempre di più. Allenamento dopo allenamento. Mettendo sempre più da parte il singolo e ragionando sempre di più da “insieme” anche se a volte sembra che non vada proprio come vorremmo noi; la cosa più importante oggi è la squadra e l’obiettivo che tutte ci siamo prefissate di raggiungere, il resto deve venire dopo.”
LE EMOZIONI DEL BIG MATCH CON LO SVEVO – Parlando di difficoltà non ci si può esimere dall’affrontare l’argomento legato alla prossima sfida di campionato, quella con l’Italo Svevo, secondo della classe ed ansioso di potersi giocare in casa propria le chances per il sopparso alle gialloblu. Il capitano della Dream Team Roma sa quanto bella, importante ed emozionante sarà la gara di domani e lancia un messaggio all’ambiente ed alle sue compagne: “La gara di sabato è molto difficile. E’ il classico Big Match tra due squadre che fino ad oggi sono state entrambe quasi impeccabili. Due formazioni che hanno ben chiaro cosa vogliono da questo campionato e si affronteranno in una vera e propria battaglia sportiva per cercare di ottenerlo. La gara che tutti vorrebbero giocare. Forse non sarà una partita tecnicamente perfetta perché le gambe un po’ tremeranno ma sarà senza dubbio un incontro emozionante da vivere e probabilmente chi avrà più calma e sangue freddo lo vincerà. Io sono sicura che le mie compagne venderanno cara la pelle per provare a portare a casa il risultato! Dopo aver fatto questo vadacome vada si continuerà a lottare fino alla fine del campionato. Vincere questa partita non vuole dire aver vinto il campionato così come perderla non vuol dire averlo perso pertanto, come dice il Mister, alla fine è una partita come tutte le altre, ci sono sempre 3 punti in palio, nulla di più. Quindi che vinca il migliore, sperando che al termine del campionato saremo noi.”

Ufficio Stampa