Fabris a Radio Volley News: “Lega Europea? Ottima iniziativa.

Evidentemente anche Lega Maschile denuncia poca tutela FIPAV.
Noi partiamo con eventuale non iscrizione
alle prossime Coppe Europee”

“La costituzione della Volleyball Leagues Association è una novità importante e positiva, perché pone una questione su cui lavoriamo da tempo: il confronto con la Federazione europea e mondiale deve essere condotto con più forze e con più decisione da parte di tutti coloro che hanno a cuore le sorti dei Campionati nazionali”. Così si apre l’intervista di Mauro Fabris, presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, a Radio Volley News.

“C’è un limite fissato a livello internazionale che consente 6 mesi di disponibilità per le competizioni nazionali e 6 mesi per quelle organizzate a livello internazionale. Questa divisione però ogni anno viene modificata da decisioni incomprensibili delle stesse Federazioni internazionali, che di volta in volta convocano tornei estemporanei e senza senso secondo il nostro punto di vista. Per questo valutiamo positivamente l’iniziativa promossa dalla Lega Maschile; abbiamo anche noi avviato discorsi con Leghe che hanno Campionati di rilievo e avremo modo di parlarne a Baku in occasione delle fasi finali degli Europei, lì incontreremo dirigenti di Leghe e Federazioni straniere e vedremo come procedere”.

La Lega Pallavolo Serie A Femminile, da parte sua, ha già annunciato l’eventualità di non iscrivere i propri Club alle Coppe Europee a partire dalla stagione 2018-19: “Il movimento pallavolistico a tutto tondo, a livello nazionale e internazionale, si regge sull’impegno dei Club che di fatto ‘mantengono’ campionesse che diventano poi protagoniste anche delle manifestazioni internazionali, di Club e di Nazionale. Nel Campionato italiano si sta evidenziando una grossissima e ritrovata volontà degli imprenditori ad investire nella Serie A Femminile, il livello del Campionato è in continua crescita, atlete da 26 paesi hanno scelto di giocare nel nostro Campionato, la Nazionale italiana impegnata agli Europei è costituita interamente da atlete che militano nella nostra Serie A. Sponsor e proprietà investono copiosamente e non è possibile che tali investimenti non abbiano un ritorno di immagine e visibilità perché il Campionato viene continuamente castrato dalle scelte delle Federazioni internazionali. Siamo così arrivati, su mia proposta, alla determinazione da parte dei Club di Serie A di agire a partire dalla prossima stagione: se non termineranno tali castrazioni, non si iscriveranno alle Coppe Europee. Una svolta concreta, immediata, precisa, in attesa di definire una linea comune per stabilire forme di collaborazione – penso a una Lega femminile europea – proprio per fare massa critica e condizionare le scelte delle Federazioni internazionali. Io mi aspetto che già la decisione dei Club italiani di non iscriversi alle Coppe Europee sia recepita adeguatamente. Certo, mi aspetterei anche un ruolo maggiore da parte della Federazione italiana, ma purtroppo tutte le richieste di sostegno e aiuto non hanno avuto effettivo riscontro. Il fatto stesso che anche la Lega maschile italiana si sia mossa in questo senso dimostra che nemmeno i colleghi maschi si sentono sufficientemente tutelati a livello europeo”.