Superlega> La Lube impatta la serie, Perugia si butta via

Cucine Lube Civitanova- Sir Safety Conad Perugia 3-1 (25-19/22-25/25-22/25-19)
Civitanova: Sokolov 16, Kovar, D’Hulst 1, Marchisio (L), Juantorena 13, Massari, Stankovic 7, Diamantini, Leal 19, Cantagalli 1, Cester 6 , Simon 3, Mossa de Rezende 3, Balaso (L). All.: De Giorgi – Camperi
Perugia: Piccinelli, Ricci 7, Hoag, Hoogendoor , Della Lunga (L) , Seif 1, Leon Venero 19, Lanza 6, Galassi , Berger, Colaci(L), Atanasijevic 12, De Cecco 2 , Podrascanin 8 . All.: Bernardi – Fontana
Arbitri: Tanasi – Boris
MVP: Leal
La trasferta nei play off rimane un tabù per Perugia, la Sir ad un passo dallo sfatarla scompare dai radar e lascia strada a Civitanova. Per la Lube un viaggio all’inferno e ritorno, un terzo set già perso rappresenta il miracolo che sovverte l’esito del match e che alimenta le speranze dei cucinieri.
Equilibrio è la parola d’ordine in fase di avvio; muro e difesa non sono a punto, la fase offensiva si, quindi si lavora di clava sul punto a punto. A rompere lo stallo ci prova Bruno prima con il primo ace dell’incontro, poi il muro di Sokolov che vale un beneaugurante più tre per la Lube. Perugia prova a mantenere il ritmo, Atanasijevic lavora bene da posto 1-2, non è la stessa cosa per Leon che, fatta salva una battuta, soffre in ricezione ed in attacco; la Sir vede piano piano allontanarsi l’avversario che lavora con molta attenzione dai nove metri e piazza il muro sulle direzioni sensibili. Civitanova non si distrae e piazza il colpo del primo vantaggio con Juantorena. Tutto cambia in avvio di secondo parziale, Bruno sbaglia dai nove metri, Simon fa altrettanto nella zona preferita, Juantorena inciampa su Balaso e Ricci ci mette un bel muro, per Perugia è già 1-5. Stati d’animo capovolti, senza un apparente valido motivo. Perugia si prende il più sei senza troppa ansia, sfruttando a dovere i troppi errori marchigiani dai nove metri, trovando la quadra a muro e limitando al massimo l’errore personale. La Lube è spenta, a turno i vari tentativi di riavviare il motore risultano vani per gran parte del set, non si guadagna un metro (punto), troppi errori, troppo nervosismo; De Giorgi prova il cambio massivo, in campo D’Hulst, Cantagalli e Stankovic ed improvvisamente si riaccende la lampada; la serie in battuta del belga favorisce il riavvicinamento a meno uno. Il parziale si accende improvvisamente con il ritrovato entusiasmo Lube, la Sir, però, riesce a portare la barca in porto e pareggia i conti. Stankovic rimane alla ripresa delle ostilità al posto di Simon, soprattutto riappare nei radar Leal, impalpabile nel secondo parziale, e la sfida torna ad essere in grande equilibrio, fino a metà parziale. La Sir ribatte colpo su colpo, gli strappi consentono di mantenere la testa con vantaggio dall’andamento elastico; la sensazione è che gli umbri abbiano il set in mano. Leon legittima un più cinque abbattendo Juantorena dai nove metri; poi la fiammata dei cucinieri, Leal in battuta crea scompensi nella ricezione umbra. Sale il nervosismo in campo, un’evidente “accompagnata” sanzionata a Lanza porta Bernardi ad un gesto inopportuno verso curva e dirigenti a bordo campo, un video check a favore di Civitanova fa partire una bottiglietta dalla panchina umbra verso la tribuna e scatena l’ira di Cormio prontamente arginato dalla sicurezza. Perugia si scioglie la Lube si prende il vantaggio che mai avrebbe sognato di incamerare. Quarto set, animi apparentemente calmi, si torna a pensare solo al volley; Civitanova sfrutta degli effetti benefici del terzo, Perugia lo ha metabolizzato. 13-13 a metà parziale, nessuno sembra in grado di assestare lo strappo vincente, saranno gli errori a fare la differenza. Disattenzioni di Lanza e Leon regalano alla Lube il più due da gestire nella volata finale. I cucinieri non si fanno pregare, non saltano un “cambio palla”, poi arriva il doppio ace di Sokolov che vale il pareggio.
Marco Benedetti