Giovanile> Finali Nazionali U16 favola Lemen e Cuneo

Si è chiuso il secondo round delle finali nazionali, quello di mezzo che ha coinvolto le formazioni Under 16. Il giudizio sulla formula che la Federazione continua ad applicare non può essere che “assurdo”, “inutile” e “discriminante”. Sventolando la bandiera dell’allargamento a tutto lo stivale il sistema non permette di elaborare un ranking reale delle forze in campo; il problema non tocca le prime o le ultime, ma tutte le formazioni intermedie che non vedono riconosciuto il loro livello, con evidente penalizzazione quando si determinano i parametri per i diritti di accesso regionali alle finali di categoria. Inoltre risulta evidente il maggiore dispendio fisico e mentale per quelle formazioni che provengono dalle qualificazioni, uno svantaggio da non sottovalutare quando si arriva a dover lottare per il titolo finale con ben tre incontri in più sulle gambe e nella testa.
I verdetti parlano di un Italia divisa in due, con il Nord a farla sostanzialmente da padrone ed il Centro-Sud ad arrancare dietro, con grandi difficoltà a mantenere il passo. Risulta evidente che non si può risolvere la questione limitandola al problema impiantistico ed economico; la radice del problema deve essere tranquillamente sintetizzata nella differenza di approccio organizzativo, metodologico e di preparazione degli attori chiamati a gestire il movimento ed a trasformarlo quotidianamente all’interno delle palestre.
In campo femminile occorre esaltare la favola della Lemen e della famiglia Malinov; già due anni fa a Treviso la formazione bergamasca in Under 14 aveva sfiorato il miracolo dovendo arrendersi solo in finale ad Orago, e dopo il sesto posto della scorsa edizione ecco il titolo nazionale. Ai nastri di partenza come terza forza della Lombardia, un girone di qualificazione praticamente perfetto, così come le sfide bella seconda fase con le formazioni più titolate, almeno sulla carta. Non convenzionale il Lemen, o il Lemon come ribattezzato nella discutibile cronaca streaming, povera di ritmo e priva di contenuti nel commento tecnico; soluzioni di attacco che i puristi definirebbero antiquate, con la scelta della “mezza” al centro e con un muro sempre in ritardo e lontanissimo da rete, ma con la grande capacità di difendere possibile ed impossibile e l’attitudine ad adattare il fronte offensivo a soluzioni non convenzionali come il pallonetto ed il “mani-fuori”. La banda Malinov ha vinto principalmente con la testa, superando i momenti difficili con enorme carattere e trovando le soluzioni giuste proprio nei momenti di enorme difficoltà. Nemo profeta in patria ed il Volleyrò deve abdicare in terra laziale; la campionesse d’Italia in carica buttano alle ortiche la finale facendosi rimontare da Sassuolo due set di vantaggio in semifinale. Alla fine è un terzo posto sempre importantissimo, unico baluardo in terra laziale a mantenere alto il livello tecnico in un panorama poverissimo e senza prospettive nel breve termine.
Tra i maschietti è Banca Alpi Marittime Mercatò Cuneo a dominare la scena ad Alba Adriatica; la formazione piemontese si prende il titolo al termine di una sfida equilibrata ed avvincente contro i Diavoli Rosa Brugherio. Percorso netto e non senza rischi per il Cuneo Volley, risolto sempre con grande personalità. Per il Lazio una edizione da dimenticare; due formazioni, otto gare totali e nessun set vinto. E’ un elemento essenziale ad indicare il livello bassissimo del volley nella nostra regione; fondamentale capirne le ragioni ed individuare le soluzioni onde evitare ulteriori brutte figure in campo nazionale.

Marco Benedetti

IL MIGLIOR QUINTETTO U16F
Palleggiatrice: Ludovica Menecozzi (Volley Academy Sassuolo)
Centrale: Katja Eckl (Imoco Volley San Donà)
Schiacciatrice: Beatrice Gardini (Volley Academy Sassuolo)
Libero: Sofia Valoppi (Volleyrò Casal de’ Pazzi)
MVP: Sofia Felappi (Lemen Volley)

Il comune di Cittaducale ha consegnato la “medaglia simpatia” a Manuela Ribechi del Volleyrò Casal de’ Pazzi
IL TABELLINO DELLA FINALE
CANOVI COPERTURE SASSUOLO – LEMEN VOLLEY BERGAMO 1-3 (25-15, 21-25, 22-25, 22-25)
Canovi Coperture Sassuolo: Menecozzi, Barbero, Gardini, Marchetti, Zojzi, Nicolini, Bozzoli, Orlandi, Romanin, Camurri, Palazzi, Guzin, Antropova. All. Di Toma. Vice All. Capra. Dirigente: Damiano
Lemen Volley Bergamo: E. Malinov, M. Malinov, Rota, Caslini, Capelli, Coita, Pacchiana, Perico, Banfi, Felappi, Cantù, Severgnini, Ch. Noris. All. A. Malinov. Vice All. Arsenov. Dirigente: Ca. Noris.
ARBITRI: Riccardo Bertossa, Andrea Rizzo

Risultati delle finali di domenica 2 giugno
Finale (1°-2° posto): Canovi Coperture Sassuolo – Lemen Volley Bergamo 1-3 (25-15, 21-25, 22-25, 22-25)
Finale (3°-4° posto): Volleyrò Casal de’ Pazzi – Imoco Volley San Donà 3-1 (22-25, 25-9, 25-10, 25-17)
Finale (5°-6° posto): Conero Planet Ancona – Centro Grafico El Gall Gallo Grinzane Cavour 0-3 (22-25, 16-25, 18-25)
Finale (7°-8° posto) Vero Volley Saugella Monza – VTB Pianamiele Bologna 3-1 (25-15, 25-20, 17-25, 25-18)

LA CLASSIFICA FINALE

1. Lemen Volley Bergamo (Lombardia)
2. Canovi Coperture Sassuolo (Emilia Romagna)
3. Volleyrò Casal de’ Pazzi (Lazio)
4. Imoco Volley San Donà (Veneto)
5. Centro Grafico El Gall Gallo Grinzane Cavour (Piemonte)
6. Conero Planet Ancona (Marche)
7. Vero Volley Saugella Monza (Lombardia)
8. VTB Pianamiele Bologna (Emilia Romagna)
9. Progetto Volley Orago Uyba Varese (Lombardia)
10. Lu. Vo. Arzano (Campania)
11. Ariete PVP (Toscana)
12. Viticoltori Ingauni Albenga (Liguria)
13. Kondor Volley Catania (Sicilia)
14. ZKB Costelli Trieste (Friuli)
15. Cuore di Mamma Cutrofiano (Puglia)
16. Bioresolve Avolio Castrovillari (Calabria)
17. Alta Valsugana Progetto Volley (Trentino)
18. ADVC Frascati (Lazio)
19. Bozen Volley Sparkasse (Adige)
20. Anthea Volley Vicenza (Veneto)
21. Synergy Duplimatickyocera Miranese (Veneto)
22. Cus Siena (Toscana)
23. Quadrifoglio Volley (Sardegna)
24. Asci Villa Bebè Potenza (Basilicata)
25. Media Umbria Project (Umbria)
26. NCR Biochemical Dannunziana Pescara (Abruzzo)
27. Esse Zeta Glaces Aosta (Valle d’Aosta)
28. Nuova Pallavolo Campobasso (Molise)