Domani la cerimonia d’apertura della 32esima edizione dei Giochi Olimpici

Tokyo. Con la cerimonia d’apertura in programma domani allo Stadio Olimpico a partire dalle ore 20 si alzerà ufficialmente il sipario sulla 32esima edizione dei Giochi Olimpici, un’edizione che rimarrà negli annali per ciò che rappresenta: un vero e proprio spartiacque nella storia dello sport mondiale.
Sì perché se da un lato questa edizione dei Giochi assume il significato della rinascita, della tenace lotta della razza umana contro la pandemia, dall’altro fa costantemente i conti con quella che è la situazione reale: un Paese e un popolo che temono le centinaia di migliaia persone arrivate qui da ogni parte del mondo, ma che pur di onorare l’impegno assunto, non fanno mancare il loro costante supporto ad atleti, delegazioni, reporter e più in generale addetti ai lavori.
Certo le difficoltà non mancano e sono all’ordine del giorno: trasporti spesso sotto stress, controlli costanti, iter burocratici da rispettare rigorosamente; insomma una serie di procedure (fondamentali e necessarie) che però forse cozzano un po’ con quello che è il reale spirito dei Giochi Olimpici: un’occasione di incontro tra i popoli di tutto il mondo chiamati a regalare emozioni e gioie a chi segue l’evento.
Cosa riserverà questa 32esima edizione che si aprirà con la presenza di Paola Egonu tra i portabandiera olimpici, al momento non è dato saperlo, ma già esserci assume una valenza speciale, forse straordinaria.
Mentre i giorni passano, la sensazione che si ha è che non sarà facile, tutt’altro, ma forse proprio per questo motivo potrebbe essere ancora più bello poterlo raccontare al ritorno.
La FIPAV, come noto, arrivata a Tokyo il 17 luglio, si presenta ai nastri di partenza con cinque squadre: le due squadre della pallavolo e tre del beach volley, esattamente come a Rio de Janeiro cinque anni fa.
Le aspettative ci sono, inutile negarlo. La Nazionale Maschile aprirà il torneo con il suo match contro il Canada; una squadra che si presenta come vicempionessa olimpica e che in Sud America conquistò la medaglia numero sei della storia pallavolistica a cinque cerchi.
Stesso pedigree per gli azzurri del beach volley Daniele Lupo e Paolo Nicolai che nella magica notte di Copacabana scrissero la storia della disciplina per quel che riguarda l’Italia fermandosi solo in finale contro i padroni di casa Alisson/Bruno.
Molta l’attesa anche per le azzurre di Davide Mazzanti arrivate qui da vicecampionesse mondiali e che dovranno confermare quanto di buono fatto negli ultimi anni.
Il quadro della delegazione si conclude con le azzurre del beach volley Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth che dopo tanti anni assieme e dopo molte vicissitudini faranno il loro esordio in coppia nel torneo a cinque cerchi e Adrian Carambula ed Enrico Rossi qualificatisi ai Giochi con un eccellente rincorsa nell’ultimo anno e mezzo nel World Tour.