EuroVolley Tour: a Torino il workshop sull’impatto socio economico di un grande evento sportivo

EuroVolley Tour torna a Torino dopo il primo appuntamento del 20 e 21 giugno, questa volta per ragionare insieme sull’impatto socio economico di un grande evento sportivo, quale sono gli Europei di volley, che vedranno l’Italia, allenata da Davide Mazzanti impegnata a Torino il 22 e il 23 di agosto nel girone di qualificazione.
L’incontro si è svolto oggi presso la Sede Espositiva Torino Urban Lab – Piazza Palazzo di Città 8/f a Torino ed è stato moderato dal giornalista Fabrizio Turco.

Ha introdotto i lavori Domenico Carretta, assessore allo Sport della Città di Torino, che ha detto: “Partiamo da un dato. Ad agosto, anni fa, Torino chiudeva per ferie. Ora non è più così e la città ha la forza di sfidare la chiusura estiva con i grandi eventi sportivi e culturali. Lo fa perché è cambiata, sono cambiate le nostre abitudini, che vanno però accompagnate. L’amministrazione si è spesa per ospitare un evento importante come gli Europei di volley che, oltre ad attrarre appassionati da tutta Europa, fornisce un valore aggiunto per chi resta in città d’estate. La nostra volontà è quella di diversificare la stagionalità dei grandi eventi, lavorando per assicurare un’offerta turistica lungo tutto il corso dell’anno. Oltre alle importanti ricadute economiche sul comparto ricettivo e commerciale cittadino, gli eventi sportivi servono anche ad attrarre investimenti, per rinnovare ed efficientare gli impianti sportivi. I grandi eventi lasciano inoltre una tradizione importante, anche nella narrazione di un territorio: se non avessimo avuto le Olimpiadi di Torino 2006 non avremmo avuto il PalaAlpitour, che ospita ogni anno un programma di alto livello, né tante altre importanti manifestazioni che da allora si sono susseguite sul territorio. I grandi eventi sportivi non sono infine in contrapposizione con lo sport di base, anzi. Per le associazioni sportive rappresentano un modello e l’occasione per ammirare da vicino i grandi protagonisti della loro passione”.

Per la Regione Piemonte era presente Stefano Allasia, Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte: “Porto il saluto del Governatore Cirio e dell’Assessore Ricca. La Regione Piemonte investe 6,5 milioni di euro con un ritorno che è stato calcolato essere pari a 7,5 volte, per un totale quindi di 49 milioni di euro. In epoca post-olimpica la città e la Regione hanno lavorato duramente sul comparto sportivo, oggi raccogliamo i frutti e ne beneficiamo. Abbiamo il piacere di poter ammirare dal vivo diversi sport ad altissimo livello e di poter praticare l’attività sportiva negli stessi campi di gara dove si esibiscono i campioni. La volontà della Regione Piemonte è di continuare a sostenere sia i grandi eventi che le piccole società sportive. Dobbiamo inoltre cercare di lavorare nella direzione di convincere i cittadini a praticare più sport, percorso verso il quale i grandi eventi sportivi sono estremamente funzionali. Dobbiamo macinare ancora molta strada per arrivare al livello delle regioni italiane più attive in questo percorso di “sportivizzazione”, ma dobbiamo avere l’ambizione di lavorare per raggiungerle e magari superarle.”

E’ intervenuto in collegato Mauro Berruto: “Avrei voluto portare una buona notizia, il voto positivo della Camera all’ingresso dello sport in Costituzione. Purtroppo, c’è stato un rinvio ma sono confidente che – presumo a settembre – il nostro Parlamento voterà l’ultima lettura e renderà effettivo questo cambiamento. Non sarà un provvedimento simbolico, ma un vero cambio di paradigma, il diritto allo sport sarà garantito dalla carta costituzionale. Occorreranno di conseguenza politiche pubbliche che lo mettano a disposizione di tutti e lo rendano un diritto concreto. Nel workshop di oggi si valuta quanto è possibile misurare l’impatto economico di un grande evento, un tema importante così come lo è il risparmio grazie allo sport per il sistema sanitario nazionale. E’ possibile immaginare un nuovo sistema di welfare, in cui l’attività motoria sia considerata un vero e proprio farmaco. Torino sta facendo molto bene ultimamente nell’attrazione di grandi eventi, condivido che non esista contrapposizione tra grandi eventi e sport di base. Ci deve essere sinergia, i grandi eventi producono emozione, spettacolo ma anche un ritorno economico. Con affetto saluto il mondo del volley, sono molto legato al Pala Gianni Asti in cui si disputeranno gli Europei ho mosso i miei primi passi da allenatore.”

E’ poi intervenuto Enzo Pompilio D’Alicandro, Vicepresidente della Camera di Commercio di Torino: “Rappresentando il mondo dei servizi, del turismo e del commercio sono molto attento a eventi come gli Europei di volley che hanno un risvolto importante sul tessuto economico della città. La Camera di Commercio di Torino stima che ci siano 5.300 imprese che fanno parte del comparto dello sport, con 13.000 addetti. Un mondo estremamente importante, che ha un peso rilevate sull’economia del territorio. I grandi eventi sono rilevanti anche perché attraggono eventi “secondari”, capaci di portare anch’essi una grossa ricaduta economica sula città, non solo per le imprese collegate allo sport ma in senso più ampio. Nei nostri alberghi, ad esempio, si registra regolarmente un effetto positivo nelle presenze. Grazie a questi grandi eventi riusciamo anche a presentare i preziosi beni del nostro territorio a chi arriva da fuori.”

Ha portato i saluti anche Paolo Marangon, Presidente CR FIPAV Piemonte: “Come Federazione abbiamo la fortuna di vivere da protagonisti eventi di ogni livello. L’anno scorso abbiamo organizzato una finale Under 14 a 28 squadre a Mondovì e in quell’occasione gli alberghi del monregalese erano sold out. Ad agosto abbiamo organizzato a Cuneo un premondiale maschile, in cui la presenza dei team degli Stati Uniti e del Giappone ha portato pubblico e seguito. Entrambi gli appuntamenti, molto diversi tra loro, hanno avuto una ricaduta importante sul territorio. Promozione e agonismo non sono in contrapposizione, i grandi eventi funzionano da traino per tutto il movimento. I risultati si ottengono se tutti gli attori in campo, come sta avvenendo ora, fanno la loro parte.

È intervenuto Michele Rosboch, Presidente IRES Piemonte: “Come già anticipato, i dati rilevati da IRES nel 2022 quando la Regione Piemonte è stata Regione Europea dello Sport raccontano di un investimento ben riuscito, capace di moltiplicarsi addirittura per 7. Altri studi ci dicono che il passaggio del Giro d’Italia ha portato un ritorno di immagine per la città pari a 38 milioni di euro, mentre si stima in oltre 200 mln di euro la ricaduta economica delle ATP Finals. Al di là dei dati economici, gli eventi sono capaci di innescare un volano a 360° che coinvolge settori anche molto diversi tra loro. Esiste poi uno stretto legame tra sport e turismo. VisitPiemonte ha quantificato che gli eventi sportivi del 2022 hanno contribuito a portare il turismo in Piemonte a superare i dati pre-pandemia.”

Il workshop si è quindi concluso con l’esposizione di Roberto Lamborghini, Responsabile Centro Studi SG Plus che ha presentato un documento che analizza l’impatto economico previsto, con l’obiettivo di valutare le voci che determineranno il totale dell’indotto economico che si genererà sul territorio italiano a seguito dello svolgimento delle due manifestazioni di quest’estate. Lamborghini nel corso della sua presentazione ha evidenziato che: “Gli europei tornano in Italia dal 2015; sono coinvolte nove città su due tornei continentali e questa è stata una scelta della FIPAV che ha voluto ampliare la fascia di penetrazione di questo evento. La ricaduta economica è misurabile e quella sociale emerge nel tempo. Il totale dell’indotto economico atteso dai due tornei continentali potrà essere superiore ai 160 milioni di euro. Emerge inoltre che anche per lo Stato e per le Pubbliche Amministrazioni dei territori ospitanti e coinvolte nella gestione dell’evento sportivo, esiste un ulteriore ritorno in termini di imposte indirette, IVA, tasse di soggiorno degli alloggi, visibilità̀, politiche sociali e legacy. Un evento ha un senso solo quando lascia tracce economiche e sociali.”

Fipav