3DM> Dream Team, brusco passo indietro

Giacomo Giusti
Addetto Stampa Dream Team Roma

La formazione capitanata da Giuseppe De Leo non riesce a concedere il bis della gara contro il Tor Lupara e cede nettamente al Sales
I giocatori se ne vanno, le stagioni si susseguono, la maglia resta. Quante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase a tifosi di qualunque disciplina sportiva nel momento in cui un loro idolo si accomiatava dalle folle che aveva entusiasmato con le proprie gesta magari per intraprendere (come purtroppo oramai spesso succede in uno sport in cui il concetto di bandiera sembra oramai appartenere all’archeologia) una nuova avventura. No. Nel caso della formazione maschile della Dream Team Roma non siamo certamente in una situazione di questo tipo anche perché la stragrande maggioranza dei ragazzi che indossano questa casacca lo fanno solamente da poche settimane qualora si eccettuino un paio di eccezione. E allora perché iniziare il resoconto della gara valida per la seconda giornata del girone D del campionato di Terza Divisione Open che ha visto la formazione giallo-blu soccombere per 3-0 nei confronti del Sales in una gara disputata presso la palestra dell’ITCG “Giorgio Ambrosoli” di Via delle Alzavole? Perché passano le stagioni, si susseguono i giocatori, la maglia resta ma continua ad incombere sulle vicende della formazione maschile la maledizione delle gare in trasferta. 662. Sono i giorni trascorsi dall’ultima vittoria fuori dalle mura amiche in campionato di una formazione maschile di serie. Un evento che risale al 19 aprile del 2009 quando la formazione che allora si trovava in Prima Divisione archiviò il percorso esterno di quel campionato con una vittoria al tie-break (dopo essere stata sotto per 2-0) sul campo del Sempione. Da allora (se si eccettua una vittoria nella semifinale del Torneo Roma 2008-2009 a Casal Bertone peraltro inutile ai fini del passaggio del turno) le visite di una formazione maschile giallo-blu sono sempre state foriere per gli ospitanti visto che quella maturata a Torre Maura rappresenta il dodicesimo stop consecutivo in gare di campionato (14 considerando anche le due gare del Torneo Appio 2009) con un bilancio di soli quattro set vinti contro 36 persi. Inserito in questo contesto storico il neo costituito gruppo giallo-blu ha quindi decisamente poco da rimproverarsi per come sono andate le cose. E anche estrapolando la gara da questo contesto e limitandosi solamente a quello che abbiamo visto nel corso della gara dobbiamo dire che i ragazzi di Verderocca hanno ceduto le armi ad una formazione che è apparsa complessivamente più quadrata, solida ed esperta. Risultato pertanto giusto ed in cui se proprio vogliamo trovare una nota di rammarico nel comportamento di De Leo e C questo risiede nel pesante cedimento soprattutto nervoso avvertito nella terza frazione dopo che i primi due parziali erano stati più che decorosi pur in un contesto di complessivo controllo territoriale dei padroni di casa. Un cedimento a cui non è stato possibile porre rimedio come sovente si fa con l’innesto di forze fresche provenienti dalla panchina. La ridotta rosa a disposizione di coach Liguori (che oggi peraltro lamentava anche l’assenza di Emanuele Bobbio) ha impedito di innervare in modo sostanziale la formazione iniziale (che vedeva lo stesso mister tiburtino in cabina di regia con Urbani e De Leo bande, Gianni opposto, Roscioli e Federico Bobbio centrale e Malos libero) riducendo al solo ingresso di Salvi per Federico Bobbio nella parte terminale del terzo periodo il contributo della panchina. Dicevamo del comportamento decoroso nelle prime due frazioni. Che hanno avuto un andamento piuttosto diverso. La prima è stata sempre in pieno possesso della formazione di casa che ha progressivamente allungato il suo margine di vantaggio (senza strappi particolarmente eclatanti visto che al massimo la squadra di Roma Est è riuscita a mettere a referto tre punti consecutivi) fino a giungere al 23-13. Un finale che appariva scontato veniva però quanto meno complicato per mano pressoché esclusiva di Luca Liguori. La sua battuta al salto creava autentici sconquassi nella ricezione dei padroni di casa che subivano tre aces in un amen in un arco di gara che vedeva la Dream Team Roma prodursi in un break complessivo di 0-6 che li riportava sul 23-19. Proprio un errore al servizio dello stesso Liguori dava però la possibilità al Sales di chiudere la contesa. Impresa che riusciva ma non subito ma solo al terzo tentativo grazie ad un errore dei ragazzi di patron Anna Di Ludovico dopo che prima Urbani e poi De Leo avevano cancellato le prime due occasioni. Decisamente più avvincente è stata la seconda frazione. Pur partendo male con un parziale iniziale di 5-1, De Leo e i suoi non mollavano la presa e riuscivano a contro-breakkare gli avversari raggiungendoli a quota sei. E sapevano ben rispondere anche al nuovo tentativo di fuga degli ospitanti che riuscivano a riportarsi sul + 5 (18-13) ritornando sotto sul 19-17 e poi ancora sul 23-20 dopo aver subito un parziale di 4-0. Ma non era sufficiente per portare a casa la frazione anche se pure in questo caso trovavano la forza di annullare una palla set (sempre grazie a Urbani) prima di cedere con il medesimo punteggio di 25-21 con il quale si era chiusa la prima frazione. Il terzo set (che pure è stato il meno in bilico della serata) è stato l’unico momento in cui la Dream Team Roma è stata significativamente avanti arrivando a maturare anche un vantaggio di +4 sul 2-6. Una parentesi purtroppo di breve durata visto che con un parziale di 6-1 i padroni di casa rovesciavano le sorti dell’incontro e dopo qualche punto giocato alla pari prendevano il largo piazzando due break (uno di 7-0 e un altro di 5-0 maturato negli ultimi scambi) che chiudevano la sfida sul 25-13. In conclusione una sconfitta che ci può stare visto che è maturata contro una squadra che come detto si è dimostrata complessivamente migliore e con qualche individualità di un certo interesse e che probabilmente è destinata a recitare un ruolo di primo piano in questa competizione (e i sei punti conquistati nelle prime due gare sembrano essere un biglietto da visita particolarmente eloquente). Per i ragazzi tiburtini l’imperativo è chiaramente quello di dimenticare questa sconfitta e continuare nel loro percorso di crescita. Ed è questo tutto sommato quello che traspare a fine gara dalle dichiarazioni di Luca Liguori (che peraltro porta a casa anche il titolo di man of match se non altro per le serie difficoltà che il suo servizio ha sovente creato al Sales) che dice: “Siamo ancora in fase di rodaggio e non poteva essere diversamente. Il gruppo è giovane ed inesperto, siamo un buon insieme di giocatori ma ancora poco squadra in molte circostanze. Perdere ci può solo che far bene, soprattutto anche se c’è rammarico perché nonostante l’evidente gap di esperienza si poteva fare di più. E’ da qui che bisogna ripartire con il piglio giusto per togliersi altre soddisfazioni” E il punto di ripartenza è fissato per la serata di sabato 19 febbraio 2011 (alle ore 20.00) quando al Pallone Mancini34 scenderà la Roma Futura.

Sales-Dream Team Roma 3-0
(25-21, 25-21, 25-13)
Dream Team Roma: 6 (K) De Leo 6 p.ti; 7 Urbani 6 p.ti; 5 Liguori 6 p.ti; 3 Gianni 5 p.ti; 4 Roscioli 3 p.ti; 1 Federico Bobbio 3 p.ti; 2 (L) Malos; 10 Salvi. All.Liguori; Team Manager Allegrini
Durata set: 19’, 18’, 17’. Durata complessiva incontro: 54’