U18F-Elite> Dream Team, c’è ancora da lottare per le diciottine

Giacomo Giusti 
Addetto Stampa Dream Team Roma

La maggiore delle formazioni giovanili di Verderocca spreca due set di vantaggio contro Roma 6 Villa Gordiani e rinvia la conquista del secondo posto nel girone
Traversone, Busche, Rovescino, Vinci-Perdi, Ass’ e mazza, Alla meno, Perdino, Tressette a non prendere, Tressette a perdere, Ciapa no. Sono tutti nomi (che affondano le radici nelle varie sfaccettature del nostro territorio) che accomunano un popolare gioco derivante dal tressette e il cui obiettivo (a differenza di tanti altri giochi di carta) è quello di fare meno punti possibile. Questi giochi ben si prestano, almeno secondo la nostra valutazione, a tracciare quello che è stato l’andamento e l’esito finale di quello che alla vigilia si poteva considerare come una sorta di spareggio per l’assegnazione del secondo posto del Girone O del campionato provinciale Under 18 di Elite fra Dream Team Roma e Roma 6 Villa Gordiani e che ha visto uscire trionfatrici le ospiti al tie-break. Perché invocare questo popolarissimo gioco? Semplicemente perché la Dream Team Roma (che per siglare in via definitiva la piazza d’onore aveva bisogno di una vittoria con qualunque scarto) ha interpretato la gara proprio nel modo opposto a come doveva farlo soprattutto dopo aver avuto sia il merito che la fortuna di trovarsi avanti 2-0. Una squadra che autoritaria inizialmente e poi capace di reagire ad un momento difficile coinciso con la prima parte della seconda frazione ha poi ceduto di schianto smettendo o quasi di giocare se non per la fase finale del quarto set in cui la fortuna si è però ripresa quanto aveva elargito alla fine della seconda frazione. E non è certamente il caso di tirare in ballo le sia pure pesantissime defezioni di Goubrial e Dell’Agnello visto che comunque la formazione di Verderocca aveva dimostrato proprio nelle frazioni inaugurali di poter sopperire a queste assenze. Defezioni che hanno costretto coach Liguori a rinunciare al classico assetto con il doppio palleggiatore che aveva contraddistinto quasi tutte le uscite fin qui andate in scena consegnando le chiavi della regia a Bruni che veniva affiancata da Paciotti (per l’occasione capitano) e Cancro bande, Petitta schierata in un ruolo per lei quasi del tutto inedito di opposto con Valentini e Casini centrali e Carrieri libero. Come già accennato l’inizio non lasciava presagire quello che poi avremmo visto alla fine. Il primo set è stato dominato in lungo e in largo dalle padrone di casa che producevano un primo allungo sul 9-4 in cui si contraddistingueva Petitta autrice in questa fase di 3 aces pressoché consecutivi perfezionando poi l’opera con un ulteriore strappo di 8-0 arrivato in corrispondenza del servizio di Bruni in cui dettavano legge oltre alla stessa Bruni anche Paciotti ma soprattutto Casini che con i suoi sette punti si ergeva a protagonista dell’intera frazione firmando anche il punto del 25-11 finale arrivato al secondo set point. Ben più sofferta è stata la seconda frazione in cui per gran parte del tempo il controllo è stato esercitato dalle ospiti che progressivamente riuscivano ad accumulare un margine di sette lunghezze sull’11-18. E brave erano le ragazze di Verderocca a tirarsi fuori da questo impiccio producendosi in un break di 7-2 che le riavvicinava alle avversarie, le quali però si presentavano in prossimità dello striscione di arrivo con due set point a disposizione. Occasioni entrambe annullate (la prima da Paciotti e la seconda grazie ad un attacco spedito fuori dopo uno scambio particolarmente prolungato) e che creavano il presupposto per la conclusione della frazione da parte delle ragazze di casa che grazie alla stessa Paciotti chiudevano 26-24. Una conclusione di set che avrebbe dovuto galvanizzare la Dream Team Roma e che invece ha prodotto un effetto contrario che non si è limitato solamente al terzo tempo ma si è di fatto esteso per praticamente tutto il resto della gara. La terza frazione non ha avuto storia. La Roma 6 Villa Gordiani la approcciava nello stesso modo in cui aveva impattato la seconda e a differenza di qualche minuto prima anziché farsi rimontare riusciva ad allungare piazzando un break di 0-7 che portava il punteggio da 10-15 a 10-22 che veniva poi perfezionato in 17-25 con Paciotti e C che si distinguevano solo nella fase finale allorquando riuscivano quanto meno a limitare i danni annullando quattro palle set. Il refrain della partita sembrava essere: “Vinco un set e poi mi rilasso un po’”. Una regola che la Dream Team Roma aveva applicato alla perfezione nelle due tornate precedenti e a cui le ospiti si adeguavano nel quarto tempo subendo un incredibile 12-3 iniziale che sembrava essere il preludio ad una rapida conclusione della contesa. Ma il festival della cortesia era ben lungi dal finire. Un parziale di 1-8 faceva rientrare le ospiti sul 13-11 le quali però vanificavano in parte gli sforzi fatti ritrovandosi immediatamente sul 17-11. Tutto finito. Neanche per sogno. Dopo essere rimaste in scia alle avversarie le ospiti trovavano la forza per produrre un nuovo break di 1-8 che dava loro due palle set. Ed esattamente come nella seconda frazione, le ospiti non capitalizzavano le occasioni a disposizione che venivano entrambe vanificate da Paciotti. Era poi il turno della Dream Team Roma ad adeguarsi a questa sorta di ciapa no buttando alle ortiche le due occasioni propiziate da Casini e Paciotti per chiudere la gara a proprio favore. La partita delle padrone di casa finiva qui. I tre punti successivi erano appannaggio delle ragazze prenestine che chiudevano il set sul 26-28 e poi sull’abbrivio della rimonta compiuta la perfezionavano in un tie-break in cui fino al 5-5 le diciottine di Liguori erano state in corsa pur sembrando sempre in affanno ma in cui poi cedevano progressivamente fino all’11-15 finale arrivato al secondo match point. Una sconfitta che fa male per diversi aspetti di carattere più morale che pratico. Al di la del fatto che soccombere dopo essere stati avanti 2-0 è comunque sempre un qualcosa che può lasciare il segno sulla sicurezza delle atlete indipendentemente dalla prestazione, il rammarico peggiore risiede senza dubbio nel fatto che il kappao è arrivato contro un avversario che sia pure rispettabile (come peraltro aveva già dimostrato nella gara di andata) aveva dimostrato più volte nel corso della gara di essere alla portata delle ragazze di Verderocca alle quali bastava solamente un briciolo di attenzione e di concentrazione in più per poter chiudere la contesa. Fattori assenti ieri ma che vanno recuperati nel più breve tempo possibile visto l’imminente inizio dei play-off, fase nella quale come è noto le distrazioni sono vietate. Sul fronte pratico della classifica la sconfitta ha una portata abbastanza limitata. L’essere arrivati al tie-break consente di poter raggiungere la seconda piazza conquistando almeno due set nell’ultima gara del girone (prevista per questo pomeriggio a Fonte Nuova contro il Tor Lupara alle ore 18.15). Laddove questo obiettivo non dovesse essere centrato tutto tornerebbe in discussione in quanto occorrerebbe incrociare le risultanze odierne con quelle dell’ultima gara che la Roma 6 Villa Gordiani sosterrà contro il Sales (calendarizzata per domenica 27 febbraio 2011) con possibile ricorso al quoziente set e a quello punti. Consueta chiosa finale sulle protagoniste in campo. Da quanto abbiamo detto appare evidente la presenza di un generale grigiore che ha colpito tutte le ragazze con diversi gradi di intensità da un certo punto della gara in poi e da cui non sono esenti neanche le subentranti Piselli e Sorace tirate in causa dal coach tiburtino nel terzo set al posto di Bruni e Petitta anche se a loro va riconosciuta l’attenuante di essere state sul parquet per pochissimi punti. Quindi la scelta della migliore in campo va limitata a quanto di buono si è visto nelle prime due frazioni. Ed in questo contesto ad imporsi (anche con un certo distacco sulle altre) è stata Silvia Casini, top scorer della serata con 17 punti di cui 11 nei primi due tempi. A lei va quindi il premio di “girl of the match”. Premio da intendersi però come solo consolatorio.

Dream Team Roma-Roma 6 Villa Gordiani 2-3
(25-11, 26-24, 17-25, 26-28, 9-15)
24 (K) Paciotti 14 p.ti; 15 Petitta 7 p.ti;  14 Bruni 4 p.ti; 9 Cancro 16 p.ti; 8 Casini 17 p.ti;  10 Valentini 8 p.ti; 27 Sorace; 12 Piselli; 3 (L1) Carrieri; 2 (L2) Emili NE. All.Liguori. Team Manager: Allegrini