CMA > Roma 7: la tempesta dopo la quiete

Livia Zanichelli 18-04-2011

Pol. Roma 7 Volley- Marino Pallavolo 3-1
(18/25; 25/16; 25/16; 25/21)

Pol. Roma 7 Volley: Artibani 3; Cesaretti 6; Codispoti; Costantini 2; D’Alessio; Dragusin; Iosca (L1); Lupo; Morelli 12; Roccella (L2); Rosati 4; Scotti (K) 14; Tullio 3. All.: Morelli; Verdino.
Battute sbagliate: 11; Ace: 7; Muri: 14
Marino Pallavolo: Barretta; Cascella (L1); Di Belardino 5; Franceschetti 12; Giorgi 8; Giorgianni 2; Introna 9; Mineo 7; Perrone; Ronsini 3; Salituro; Sanchirico (K); Santi (L2). All.: Giordani; Sabatini
Battute sbagliate: 15; Ace: 3; Muri: 6
Top scorer: Scotti (Pol. Roma 7 Volley)
Arbitri: Clema; Mannarino

La Pol. Roma 7 si impone prepotentemente sugli avversari della Marino Pallavolo, spodestando così i ragazzi di Giordani dal secondo posto in classifica. I padroni di casa impiegano un set intero per entrare in partita; poi carburano e chiudono il match in bellezza per 3-1.
Apparentemente Roma 7 inizia questo match in tutto il suo splendore, senza nessun bisogno di carburare: già calda, già cattiva, già concentrata. Apparentemente. Malgrado i padroni di casa partano con un promettente vantaggio di 5-1, devono comunque affrontare un avversario che non ha nessuna voglia di farsi mettere i piedi in testa: Marino sfoggia un attacco pressante ed incessante, tentando di mettersi a pari con i bianco rossi che sono sì in vantaggio, ma non nascondono per ora, una certa traccia di pericoloso nervosismo. Il grande cuore e la potenza di Marino portano inevitabilmente la formazione ospite prima al pareggio per 9-9, poi al vantaggio: se Roma 7 vuole riprendere le redini del set, deve trovare un po’ di coraggio, tirarsi fuori dall’indecisione e dal blocco atletico che l’attanaglia, per non soccombere e sparire sotto la furia avversaria. Ma purtroppo per i bianco-rossi, il coraggio non arriva, l’entusiasmo non arriva; le qualità di Roma 7 rimangono nascoste, eclissate, mentre i padroni di casa guardano gli atleti di Marino allontanarsi sempre più e correre freneticamente verso la vittoria del set: 16-21. Il punteggio non sembra così tragico, ma gli sguardi impotenti e l’immobilità caratteriale di Roma 7 la dicono lunga sull’epilogo di questo parziale: per i padroni di casa non c’è più nulla da fare. L’avversario potente, agguerrito e sicuro di sé travolge i bianco-rossi strappandogli anche quell’ultima dose di rabbia e di determinazione che gli rimaneva e portando a casa il parziale per 18-25.
Set nuovo, gioco nuovo e soprattutto squadra nuova: Roma 7 deve lasciarsi alle spalle la batosta del primo parziale e ricominciare. La seconda fase di gioco non è molto diversa dalla prima, almeno all’inizio: i padroni di casa iniziano di nuovo in vantaggio, di nuovo cattivi, forse un po’ più arrabbiati e determinati di prima, armati di un coraggio che, per nulla al mondo devono lasciarsi strappare dalla grinta travolgente degli avversari. Dall’altra parte della rete c’è sempre lo stesso avversario. Marino non cambia, non si adagia, continua a combattere col vigore di sempre, pronto a mettere di nuovo in crisi i padroni di casa poco dopo l’inizio del set: 9-8. È questo e solo questo per Roma 7 il momento di scavalcare la soglia critica, di superare le proprie debolezze, di non lasciarsi spaventare, di non perdere il coraggio. Perché di coraggio con questi avversari ce ne vuole veramente tanto. Marino è un’ottima formazione: una macchina da guerra con  ingranaggi perfettamente oliati, perfettamente sincronizzati l’uno con l’altro in una perfetta coesione di squadra. Ma stavolta i padroni di casa non si lasciano scavalcare, superano il momento critico, quello dell’indecisione, quello che gli avversari sanno sfruttare al meglio per sferrare i loro colpi mortali: 20-13. Roma 7 trova finalmente la forza d’animo necessaria ad affrontare questo match perché la cerca nel luogo giusto: la squadra; i bianco-rossi trovano l’uno nell’altro la forza di non spaventarsi più, di dimenticare quanto può essere letale l’avversario che hanno di fronte e di giocare solo ed esclusivamente per fare un regalo alla propria squadra, per vincere, per portare a casa questo set per 25-16.
L’unica cosa che deve fare ora Roma 7 è non mollare, continuare a puntare all’obiettivo vittoria senza guardare in faccia nessuno: niente momenti critici, niente debolezze. Le parola d’ordine è giocare, giocare solo giocare perché anche se nel primo set non sembrava, anche Marino si spaventa, anche Marino entra in crisi se non lo si lascia giocare, anche Marino si innervosisce e sbaglia: 13-8. Adesso Roma 7 non la ferma più nessuno : si è presa il suo vantaggio, ha trovato se stessa, ha trovato i suoi veri giocatori e ora non può che correre, correre in avanti come sa. Marino continua a giocare, ci prova ancora, combatte ma di quello che abbiamo visto nel primo set non è rimasta che una parte. L’attacco potente della formazione ospite non è più così insistente, arriva più di rado e cosa peggiore adesso Roma 7 sa come difenderlo, come murarlo e soprattutto come sfruttare ogni pallone per contrattaccare, portandosi inevitabilmente alla vittoria di questo parziale per 25-16.
Quarto set: i padroni di casa ora non possono che auto alimentare la propria forza senza perdere un colpo, senza dare più segni di debolezza, mentre negli occhi degli avversari si vedono ormai passare lampi di rassegnazione: 12-7. Marino non molla, non si lascia andare ma ormai sembra esserci davvero poco da fare per i ragazzi di Giordani: i padroni di casa sono diventati anche padroni del campo, padroni del punteggio, padroni del match. Ma senz’altro un avversario valido combatte fino all’ultimo, non molla finché tutte le speranze non sono perdute: Marino tenta un recupero, accorcia le distanze e riesce a portarsi ad un passo di distanza dai bianco-rossi per 18-17 facendo traballare per la prima volta dopo tanto tempo i sogni di gloria dei padroni di casa. È possibile che proprio ora, ad un passo dalla vittoria, Roma 7 debba affrontare un altro momento di crisi? È possibile che possa soccombere di nuovo alla grinta e all’entusiasmo degli avversari? È possibile che debba vedere l’obiettivo della vittoria allontanarsi di un altro set? No. Per quanto possa essere tenace il suo avversario, non è a quello che bada Roma 7, non è di quello che si preoccupa. Ancora prima della fine del match i padroni di casa sono con la mente sulla linea del traguardo: il loro coraggio, il loro carattere, la loro forza d’animo hanno già vinto questa partita da tempo. La loro squadra non può che adeguarsi a tutto questo e portare a casa anche quest’ultima fatica per 25-21.