Michela Sciscione 17/05/2011
Buona la prima per il l’Andrea Doria Tivoli che ha sbaragliato Nepi con un secco 3-0: un match a senso unico, durato poco più di un’ora, che spiana alla formazione di casa il terreno verso la promozione in serie C. Coach Di Stefano tira le somme della gara e rivela le sue aspettative per questo fine stagione tutto da giocare.
“Non posso negare che le nostre aspettative erano diverse: la squadra ospite, infatti, ci ha sorpreso positivamente – esordisce il tecnico di Tivoli. Abbiamo visionato alcuni video per farci un’idea della squadra che dovevamo incontrare, per studiare le loro tattiche, il loro gioco insomma; alla fine, però, siamo stati bravi a renderci il lavoro più facile del previsto”. E ancora: “Dando un’occhiata ai parziali è piuttosto evidente la nostra superiorità in una partita che dai pronostici non doveva rivelarsi per niente semplice. Il Nepi, infatti, ha disputato un ottimo campionato dimostrando di essere una squadra unita e capace di mettere in serie difficoltà anche gli avversari più temibili. Dal canto nostro, però, siamo stati bravi ad interpretare la gara nel giusto modo, senza mai perdere la concentrazione e la determinazione di raggiungere l’obiettivo sperato. Piuttosto soddisfatto, coach Di Stefano aggiunge: “Sono molto fiducioso nella gara di ritorno; del resto non posso non esserlo: oltre che per il risultato senza dubbio positivo, infatti, riscontro in palestra una gran voglia da parte dei ragazzi di fare bene e portare a casa un buon risultato anche sabato prossimo. Consapevole dei propri mezzi, il mister di Tivoli precisa: “Nonostante la vittoria, comunque, tengo a precisare che non dobbiamo adagiarci sugli allori; la nostra, infatti, non è una squadra formata da grandi individualità capaci di fare la differenza: per vincere dobbiamo giocare tutti insieme, uniti verso un unico obiettivo, reprimendo quel desiderio di risolvere situazioni difficili da soli. Siamo consapevoli del risultato dell’andata – conclude il tecnico – ma sabato prossimo scenderemo in campo come se non avessimo mai visto i nostri avversari, come se non avessimo mai giocato contro di loro, con la speranza di fare il bis e fare un altro passo verso il sogno”.