Provinciali> Rainbow Città di Aprilia, alla scoperta di Martina Spinaci

M. Pintore – Uffico Stampa Rainbow Città di Aprilia

RAINBOW CITTA’ DI APRILIA – Continua il viaggio che ci consente di conoscere meglio i nostri preziosi collaboratori tecnici.

Martina buongiorno e grazie per la tua disponibilità. Al fine di consentire ai nostri numerosi nuovi iscritti di conoscerti meglio e di apprezzare le tue peculiarità, partiamo con il più classico degli inizi e proviamo a tracciare un tuo profilo personale. Preparazione universitaria, esperienza da giocatrice e da coach:
Buongiorno a tutti e grazie a voi per il tempo che mi dedicate, allora iniziamo dalla mia carriera universitaria: io sono una laureanda IUSM, mi rimangono tre esami per laurearmi e spero di farlo entro marzo o al massimo giugno. Per quanto riguarda la mia esperienza da giocatrice posso dire che gioco da quando avevo 11 anni e che ho sempre giocato ad Aprilia. Il percorso più bello della mia carriera da giocatrice è iniziato 3 anni fa, quando l’A.s.d. Pallavolo Aprilia ha permesso a me e alla mia squadra di fare un campionato di seconda divisione, che abbiamo vinto passando in prima divisione. L’anno scorso, in prima divisione, siamo arrivate prime e il sogno si è realizzato, è arrivata la SERIE D, un emozione e una soddisfazione uniche!! Per quanto riguarda la mia carriera da allenatrice posso dire che ho iniziato affiancando il mio allenatore, Giulio Ciuferri, la stessa persona che mi ha poi consigliato di prendere il cartellino da allenatore. Ho fatto la seconda allenatrice in un squadra di terza divisione e poi sono venuta qui da voi per fare l’under 13. Inoltre da diversi anni alleno una squadra di ragazzi disabili grazie all’a.s.d Pallavolando a Tutto Tondo.
Martina, nel corso della passata stagione agonistica noi della Rainbow abbiamo imparato a conoscere le tue doti sportive, umane, professionali sia in campo che fuori dal campo. Hai svolto un lavoro attento e meticoloso, espresso con passione e spirito di sacrificio. Puoi tracciare un breve bilancio della scorsa stagione e della tua esperienza nel nostro gruppo?
Della scorsa stagione posso tracciare un bilancio assolutamente positivo. Con la società abbiamo deciso di costruire una squadra under 13 con delle bambine che avevano iniziato da pochi mesi a giocare, supportate da altre ragazze più “esperte”; l’obiettivo era quello di farle crescere e, oltre ad averlo raggiunto, ci siamo tolte anche la soddisfazione di vincere qualche partita con squadre più “esperte” di noi.
Quella della pre-agonistica è una sfera del settore giovanile decisamente importante. Il passaggio dall`aspetto esclusivamente ludico ad una più marcata competitività rappresenta un momento topico della formazione di un atleta. Ce ne puoi parlare? Come intendi affrontarla?
Come hai già detto tu, la parte più difficile è far capire alle atlete che non si gioca più e che diventa tutto più rigoroso. Gli allenamenti sono incentrati sulla tecnica dei fondamentali, perché ciò che si fa in questa fascia di età, è costruire le basi che poi si portano avanti per tutto il percorso sportivo. Gli allenamenti diventano più faticosi e si iniziano a sentire i primi doloretti muscolari, quelli che poi con il passare del tempo non dimentichi più.
Dal punto di vista emotivo, passionale, comportamentale, è sempre semplice per te passare dal ruolo grintoso e dinamico di atleta al ruolo più compassato e metodico di coach? Ci sono affinità tra i due aspetti di questa tua attuale, impegnativa condizione?
No, non è sempre semplice. Essendo ancora giocatrice so quanto sia “scomodo” il ruolo dell’allenatore. E` quella persona che ti corregge, ti riprende e a volte quella persona che odi… eppure quando passi dall’altra parte ti rendi conto di quanto sia difficile questo ruolo e di quante volte il tuo allenatore ha ragione a riprenderti e a volere di più da te.
E` notorio che un tecnico per poter esprimere al massimo il suo valore ed ottenere risultati, ha bisogno di operare in un gruppo di lavoro che lo consideri una risorsa importante, ha bisogno di lavorare in una società che gli conceda fiducia e lo stimoli alla crescita professionale. Sia dal punto di vista tecnico che sotto il profilo dirigenziale hai trovato tutto o parte di questo alla Rainbow?
Alla rainbow ho trovato persone che mi hanno dato fiducia. Quando sono arrivata qui da voi non conoscevate il mio modo di allenare e quindi avete accettato la mia collaborazione come si suol dire “a scatola chiusa”. Conoscendoci poi ho trovato delle persone collaborative e disponibili con cui si sono venuti a creare ottimi rapporti.
Immagina di avere di fronte a te le tue ragazze, le tue atlete, il tuo gruppo di lavoro. Rivolgi loro un pensiero, un augurio, un consiglio che le aiuti ad affrontare la stagione agonistica che sta iniziando…
Auguro alle mie ragazze di iniziare con me a scoprire la bellezza di questo gioco sotto ogni punto di vista, sia nelle vittorie che nelle sconfitte, gli auguro inoltre di imparare tanto sia dal punto di vista della tecnica che dal punto di vista umano, e naturalmente di divertirsi!
Grazie Martina per il tempo dedicato a questa intervista. Lasciamo ora la parola al campo, al volley giocato e al lavoro che ci attende in palestra. Non ci resta che augurarti un buon lavoro e un grande in bocca al lupo per l`anno sportivo che sta per iniziare.
Grazie a voi e ovviamente crepi il lupo.