B2M> Ostia, tre punti che valgono il quinto posto

Paolo Pizzi
addetto stampa Ostia Volley.

OSTIA VOLLEY 3
CASAL BERTONE 1
PARZIALI: 25-19, 21-25, 25-23, 27-25.

L’Ostia Volley Club archivia con una vittoria il girone d’andata. Sul parquet del Pala Assobalneari i ragazzi allenati da Marco Dassi conquistano un successo importante, battendo per tre set ad uno il Casal Bertone.
Una vittoria determinante dal punto di vista della classifica, quella ottenuta da Capitan Maiorini e compagni, che si sono messi alle loro spalle la formazione romana, che arrivava sul parquet di Ostia con gli stessi punti degli avversari. Reduce da tre successi, L’Ostia inizia la partita con buon ritmo, chiudendo il primo set per 25-19. Il Casal Bertone si dimostra comunque una rivale di tutto rispetto, tanto che nel secondo parziale sono i capitolini ad  esprimere la pallavolo migliore. L’Ostia resiste, ma il set è appannaggio del Casal Bertone per 25-21. L’equilibrio prosegue anche nel terzo gioco, dove si va avanti punto a punto. Nel finale però è l’Ostia a trovare lo spunto migliore chiudendo sul 25-23.
Per risolvere il quarto parziale si deve ricorrere ai vantaggi, dove è l’Ostia ad avere la meglio, chiudendo sul 27-25 e aggiungendo tre punti alla propria classifica.
“Ad inizio gara abbiamo sofferto forse un po troppo in ricezione – commenta Andrea Tomatis.- Poi alzando il livello della nostra difesa siamo riusciti a conquistare la vittoria. Questa era una partita importante, per allontanarci dal Casal Bertone, formazione a pari punti con noi e che lotta per i play-off, adesso ci concentriamo sulla partita prossima contro il Sarroch, che da quanto dicono si è rafforzata.”
La vittoria conquistata contro il Casal Bertone permette all’Ostia di archiviare la prima fase al quinto posto. I play off adesso distano solamente due punti, con Arvalia e Civita Castellana appaiate  in terza posizione.
“Alla fine siamo soddisfatti per come è andato il girone di andata – termina Andrea-. In fondo abbiamo perso solamente quattro partite. Quella contro il Marino certamente era evitabile, mentre le altre tre, Civita Castellana, Isola Sacra e Arvalia, in quella occasione, si sono dimostrate a noi superiori.”