Il 2014, Mondiali, Beach Volley, World League: quante spine

Lissandro con Cicolari e Megatti quanto tutto andava bene
Il tempo dei bilanci per l’anno finito è già molto lontano, già letti, metabolizzati, dimenticati. Così come le solite belle parole per quello appena cominciato. Il 2014 si prospetta un ricco di situazioni, eventi possibilità, ma forse sono ancora troppe le incognite da chiarire e definire.
MONDIALE FEMMINILE – Stretta tra lacci e lacciuoli di marca FIVB, risulta evidente che sin troppi problemi debbano essere risolti, in primis la questione CT. Di certo sembra esserci solo l’accantonamento di Marco Mencarelli, si dice che a giorni il nodo venga sciolto con ben tre pretendenti in corsa: Caprara, Guidetti e Bonitta. Tutte le “soffiatine” indicherebbero un preferenza per il Tecnico di Piacenza, ma i troppi dettagli non escludono decisioni a sorpresa. Indipendentemente dal nome, eclatante il cambio di rotta decisionale ed una certa mancanza di programmazione a lungo periodo da parte dei vertici, anche in presenza di tecnici nati e cresciuti all’interno delle stanze del potere. In attesa di un nome già ampiamente in ritardo, che dire poi della promozione? Tre anni fa per i maschietti il pennuto Volly aveva “massacrato” il sistema nervoso degli italici redattori per la sua obiquità lungo lo stivale; nessun giudizio di merito sul lavoro fatto, almeno era un lavoro ed un tentativo di lanciare l’evento. Oggi, ad otto mesi dall’avvio, solo timidissimi segnali, contingentati, pare, dalla FIVB. Speriamo che il prossimo accordo con una catena di supermercati sia utile ad uscire dal piccolo cortile nostrano per portare qualche famiglia in più al Palazzo dello Sport, soprattutto in chiave romana, vista la capienza del PalaLottomatica. Non vorremmo che le nostre ragazze si giocassero le loro chances davanti a pochi aficionados.
INFORMAZIONE: Leggendo un po’ tutti i maggiori organi di informazione è ormai conclamata la scomparsa quasi totale del Volley dal panorama delle grandi testate. Il maschile un po’ si difende, del femminile praticamente non v’è traccia. Un successo, però, si è ottenuto: cementare quei pochi che quotidianamente si “sbattono” per raccontare il Volley, uniti nell’evidenziazione di tutte quelle pecche politiche, strategiche, operative di Federazione e Leghe. Non basta la creazione di “Pravda” istituzionali ad uso e consumo di amici e parenti per risollevare il vuoto comunicativo, forse tutti quei soldi investiti andavano utilizzati in altro modo, con altre strategie e soprattutto con altri risultati.
BEACH VOLLEY – Quanti problemi sul tappeto e tutti di difficile soluzione. Le carte bollate tra Cicolari e Federazione non accennano a diminuire, con aggiornamenti quasi quotidiani in questa vicenda assurda nella quale è difficile trovare un innocente, sotto il profilo comportamentale e comunicativo. Sotto il più assurdo silenzio la questione dei premi del Campionato Italiano 2012. Montepremi completamente saltato per la Finale di Pescara, parzialmente la tappa di Ostia per colpa, sembrerebbe, del Promoter. Indipendentemente dalle responsabilità contrattuali organizzative, la Fipav ad oggi non ha tutelato i propri tesserati onorando quei montepremi, salvo naturalmente l’eventuale diritto di rivalsa nei confronti di chi non ha rispettato gli obblighii contrattuali. La sostanza è che l’Avvocato delle atlete, malgrado i ripetuti solleciti scritti, è ancora in attesa di riscontro dal Consiglio Federale. Che dire poi della recentissima “fuga” del CT Lissandro destinazione altra Nazionale? Tutti colpi pesanti per una disciplina mal sopportata, mal digerita e mal gestita. L’evidenza di questo sentimento si può toccare con mano sul piano territoriale, tante le scuole sorte come funghi, impianti coperti all’avanguardia, tantissimi gli appassionati sulla sabbia, ma nessun programma organico di campionati, gare, concentramenti ecc. ecc.. Tutto demandato ai privati ed alla loro voglia di fare, sforzi praticamente nulli da parte delle istituzioni con un Campionato Italiano sempre in dubbio e qualitativamente limitato. E c’è da organizzare anche un Campionato Europeo: se il trend degli ultimi anni viene confermato, così come la promozione, meglio andare a Ostia o Fregene, è più facile intercettare qualche bagnante per riempire gli spalti.
WORLD LEAGUE: Finale a Firenze e la sorpresa, novità, scommessa di Italia-Polonia al Centrale del Tennis all’aperto. Molta la curiosità nei confronti di questa iniziativa, soprattutto sulle motivazioni promozionali che hanno convinto i vertici a percorrere questa strada. 10.000 posti sono tanti da riempire, considerato anche l’effetto traino del “riempi spalti” Ivan Zaytsev. Ma mai dire mai. Un dubbio: se dovesse iniziare a piovere improvvisamente durante l’incontro, cosa si fa?

Marco Benedetti