70° Campionato Master Group Sport Volley Cup: prodezza Busto, Novara cade in casa.

Casalmaggiore e Piacenza ok in trasferta, colpo Firenze a Bergamo

E’ della Unendo Yamamay Busto Arsizio il derby del Ticino contro la Igor Gorgonzola Novara, match clou della 14^ giornata della Master Group Sport Volley Cup di Serie A1 Femminile. Le farfalle si impongono 3-2 in trasferta, infliggendo alla capolista la seconda sconfitta stagionale in Campionato, la prima al PalaTerdoppio. Restano dunque 5 le lunghezze di vantaggio delle azzurre sulla Liu Jo Modena, sconfitta anch’essa al tie-break nell’anticipo del sabato sera a Scandicci.

Rafforza il suo terzo posto la Pomì Casalmaggiore, che si prende con autorevolezza i tre punti sul campo della Metalleghe Sanitars Montichiari. Sale al quarto posto la Nordmeccanica Rebecchi Piacenza, estremamente concreta a Forlì. A 26 punti, insieme alle biancoblù, c’è anche l’Imoco Volley Conegliano, che deve ricorrere al quinto set per piegare la resistenza di una Zeta System Urbino rinata. Infine Il Bisonte Firenze si conferma squadra da trasferta e coglie un successo prestigioso in casa della Foppapedretti Bergamo, ponendo tra sé e il penultimo posto ben 10 punti.

VOLLEY 2002 FORLI’ – NORDMECCANICA REBECCHI PIACENZA 0-3 (11-25, 13-25, 17-25)
Non fa sconti la Nordmeccanica Rebecchi Piacenza, che in poco più di un’ora abbatte 3-0 la Volley 2002 Forlì e conquista la terza vittoria consecutiva. La squadra di Alessandro Chiappini, ora che si avvicinano le partite che contano, eleva il proprio rendimento, limitando al minimo gli errori: le bi-campionesse d’Italia in carica raggiungono Conegliano al quarto posto e mirano più in alto. Per le aquile di Angelo Vercesi una sconfitta senza appello, che rende sempre più flebili le speranze di rialzarsi dalla zona retrocessione.

Inizio difficile per le aquilotte che nel primo set partono con un parziale di 0-6. Vercesi mischia subito le carte e sostituisce Stoltenborg con Lancellotti. Piacenza allunga e va al time out tecnico sul 12 a 3. Sul 6-17 il coach brasiliano manda in campo anche Nazarenko per Neriotti e Guasti per Ventura, ma il primo set è irrimediabilmente compromesso (11-25). Forlì prova una reazione, ma Piacenza rimane molto concentrata. Una lunga serie di battute di Sorokaite crea un primo, pesante break: 10-4. Di Iulio porta Piacenza sul 12-6 al time out tecnico. E poi un nuovo allungo, sfruttando un’attenta difesa e un attacco sempre incisivo: 16-8 e 19-9. Nessuna distrazione, Piacenza ha fretta di chiudere. E ci riesce immediatamente. Anche il secondo parziale finisce in cassaforte: 25-13.

Nel terzo set la Volley 2002 tira fuori l’orgoglio. Dal 6 pari con una schiacciata di capitan Koleva le aquilotte vanno temporaneamente in vantaggio. Piacenza torna a condurre. Due bombe di Guasti riportano la parità prima a 9, poi a 10. Al time out le ospiti sono avanti di due lunghezze. Il team ospite allunga progressivamente il suo margine, sullo slancio di una fiducia sempre crescente nei suoi mezzi. Ecco Vargas in copertina, per il 21-16. Due ace di Dirickx archiviano l’incontro.

“Piacenza ha giocato una partita di alto livello – ammette Vercesi, coach di Forlì -. Questo vuol dire che ci hanno rispettato e che non sono venuti a Forlì per fare una passeggiata. Sono campioni d’Italia e hanno giocato al 100%. Anche noi avevamo l’aspettativa di fare una gara a un livello più alto. In settimana ci siamo allenati bene. Forse era tanta la voglia di fare che alla fine ci siamo bloccati. Non posso dire niente delle ragazze, ci hanno provato fino in fondo. Il problema maggiore lo abbiamo avuto a partire da muro-difesa. E poi è mancata un po’ di concentrazione da parte nostra. Secondo me noi possiamo crescere e giocare alla pari con tutte le squadre, però è fondamentale trovare la giusta concentrazione”.

“Abbiamo disputato una partita ordinata – sono le parole di Chiappini –. Mi è piaciuto l’approccio alla gara, davvero convinto. Non abbiamo mai smesso di spingere sull’acceleratore anche quando le cose si stavano mettendo bene per noi. Nel terzo set, quando Forlì ha cambiato qualcosa, passando in vantaggio, la squadra non s’è scomposta, ci ha messo anzi un attimo per capire le soluzioni che potevano diventare vincenti. E così è stato. In prospettiva Champions League, questa vittoria è molto importante per la nostra autostima. Andiamo ad Istanbul pienamente convinti dei nostri mezzi”.

IMOCO VOLLEY CONEGLIANO – ZETA SYSTEM URBINO 3-2 (25-18, 19-25, 22-25, 25-22, 15-10)
L’Imoco Volley Conegliano impiega cinque set per avere la meglio di una coriacea Zeta System Urbino. Le pantere di Nicola Negro vincono 3-2 di fronte a un PalaVerde gremito, nel match che segna l’esordio al palleggio di Micha Hancock, arrivata in Italia pochissimi giorni fa e già in campo. Vincere è il migliore viatico per la trasferta in Polonia che attende le gialloblù, impegnate giovedì nel ritorno dei quarti di finale di Coppa Cev contro il Sopot di Micelli. Le feltresche tornano nelle Marche con un punto e un’ulteriore iniezione di fiducia dopo il successo su Forlì: se due indizi fanno una prova, l’arrivo del belga De Brandt sulla panchina ha cambiato l’animo delle ducali, che non hanno esaurito il desiderio di lottare.

L’inizio gara è equilibrato, finché Barazza e compagne decidono di spingere sull’acceleratore e prendere in mano il gioco. Pressione al servizio, attenzione a muro, De Gennaro in versione ‘ministro della difesa’ e l’Imoco allunga: 14-10, poi 17-12 con un bell’attacco di Fiorin (57% nel set), quindi 18-13 con un’ispirata Marina Katic che manda Nikolova a schiacciare senza muro. Da lì in poi è solo Imoco: sul 24-17 c’è l’esordio di Micha Hancock, che entra assieme a Vasilantonaki in tempo per chiudere 25-18 il primo set. Qualcosa cambia dall’inizio del secondo, Spelman fa male in battuta e in attacco (3-9). Un ace di Adams e un errore di Richey riportano Conegliano a -3 (7-10), ma Urbino non molla l’osso. Con le marchigiane avanti 17-21 (ace dell’ex Agostinetto) rientrano Nikolova e Katic e subito la bulgara va a segno. Ma l’attacco gialloblù fa fatica (27% nel set) e le ospiti nel approfittano mettendo anche a referto ben 6 muri. Il fondamentale del muro – Walter ne colleziona 5 – porta alla Zeta System anche il terzo set, durante il quale Negro attinge a piene mani dalla panchina senza però trovare il bandolo della matassa.

Nel quarto set il ritorno delle padrone di casa con Barcellini e Barazza che affilano gli artigli e scardinano a fatica il muro ospite. Nel tie-break Conegliano è più lucida: ancora Barazza suona la carica a muro (6-5), poi un errore di Spelman dà l’8-6 alle pantere. C’è anche Fiorin in campo e un suo turno di battuta vale il break decisivo: è 11-6 quando Nikolova mette a terra. Chiusura in bellezza con Ozosy trascinatrice, è 3-2.

“Abbiamo sofferto un po’ troppo nella fase centrale del match, abbiamo anche rischiato qualcosa inserendo Hancock in campo che è arrivata tre giorni fa in Italia, ma va bene così – spiega Negro -. Ora dobbiamo pensare a Sopot per il ritorno di Coppa Cev, sarà difficilissimo, ma ci proviamo perché ci teniamo molto”. “Avremmo firmato per un punto prima della gara, ma è ovvio che resta un po’ di rammarico dopo aver condotto 2-1 – riflette Andrea Ebana, vice allenatore di Urbino -. Purtroppo nel quarto e quinto set sono uscite le individualità di Conegliano, che è uno squadrone e lo ha legittimato. Comunque ci teniamo un buon punto e la nostra crescita costante nelle ultime due settimane che ci fa ben sperare”.

FOPPAPEDRETTI BERGAMO – IL BISONTE FIRENZE 1-3 (25-27, 22-25, 25-20, 18-25)
Ormai è ufficiale. Il Bisonte Firenze è una squadra da trasferta: dopo aver espugnato il PalaBanca di Piacenza e il PalaRomiti di Forlì, oltre ad aver conquistato un punto anche in casa di due big come Novara e Busto Arsizio, Firenze porta via la vittoria piena anche da Bergamo, lasciando a bocca aperta un palazzetto storico come il PalaNorda.

Splendida l’atmosfera, con la Nobiltà Rossoblù e i Pellicani Feroci che hanno tifato per tutta la partita cementando ancora di più la loro solida amicizia. Splendida la partita, giocata alla grande da entrambe le squadre, lottatissima nei finali dei primi due parziali. Ma splendida soprattutto la squadra di Francesca Vannini, che forse proprio lontano dal Mandela Forum esprime le sue migliori qualità: oggi la vera e propria trascinatrice è stata Chiara Negrini, che al di là dei 13 punti è stata pazzesca in difesa, e anche nel trasmettere la sua grinta al gruppo. Da citare anche gli 8 muri di Calloni, l’ottima prova di Mastrodicasa al centro, la freddezza dell’infinita Turlea.

Il Bisonte interrompe una serie di quattro sconfitte consecutive e soprattutto aumenta a dieci punti il gap sulla zona retrocessione, mettendo un altro tassello importante nella strada per la salvezza. Per la Foppapedretti secondo stop di fila e la discesa al settimo posto della classifica, alla vigilia del triplo scontro diretto con Conegliano, uno in Campionato e due nei quarti di finale di Coppa Italia.

La cronaca parla di un avvio difficile per le orobiche. Nel primo set Lavarini prova l’alternanza tra Plak, inserita nel sestetto titolare, e Sylla. Il parziale si chiude con una percentuale di attacco rossoblù superiore a quella delle toscane, ma in vantaggio ci va Il Bisonte: 25-27 sull’errore proprio di Sylla. Nel secondo set, con le ospiti ancora avanti, cambio di diagonale per le padrone di casa, dentro Mori e Plak per Radecka e Sylla, dentro anche Mambelli per Loda, ma Firenze tiene in mano la gara e si porta sul due a zero approfittando di un errore in battuta di Melandri. Nel terzo parziale la reazione veemente della Foppapedretti, più determinata e precisa: con Loda e Blagojevic è 25-20. Ma non basta. Perché Firenze è affamata di punti e decisa a portare a casa la vittoria. Le rossoblù non riescono ad arginare gli attacchi delle toscane e il match si chiude con il pallonetto di Calloni.

IGOR GORGONZOLA NOVARA – UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO 2-3 (25-22, 19-25, 25-22, 16-25, 9-15)
La Unendo Yamamay Busto Arsizio si aggiudica il derby del Ticino sbancando per 3-2 il PalaTerdoppio di Novara, casa fino ad oggi inviolata dell’Igor Gorgonzola. Dopo Conegliano e Dresda, terzo successo di prestigio in una settimana per le farfalle di Carlo Parisi, tornate impetuosamente dopo le difficoltà di inizio stagione e desiderose di dimostrare che il sesto posto in classifica (ora a -13 dalla testa) sta stretto. Le azzurre di Luciano Pedullà subiscono la seconda sconfitta in quattro giorni, ma sin da mercoledì – nel ritorno degli ottavi di finale di Challenge Cup contro l’Apeldoorn – avranno la possibilità del riscatto. Straordinaria Diouf con 29 punti e a tratti davvero incontenibile. Ma più che buone le prove di Havelkova e soprattutto della coppia di centrali Lyubushkina-Pisani (12 muri in due). Come all’andata, il conto dei muri fotografa la partita: 12-1 per Novara nello 0-3 all’andata, 19-7 per Busto al ritorno.

Fantastico lo spettacolo sugli spalti, un ‘tutto esaurito’ colorato da quattromila tifosi. Non c’è Signorile per un attacco influenzale, Kim al palleggio per la Igor. Parisi sceglie Pisani al centro, con Michel in panchina. Picchiano forte le due squadre già in apertura, Novara prova a mettere la testa avanti dopo il 10-10 di Diouf. Chirichella mura Lyubushkina, Barun si ripete su Marcon e 13-10. La Wolosz si affida principalmente all’opposta azzurra, che mette giù il -1, ma immediato parziale di 4-0 siglato da un altro muro di Chirichella e dall’attacco lungo di Diouf (21-16). Ancora Chirichella con il block-in sulla compagna di Nazionale, pipe e pallonetto di Klineman per il 24-20. Annullati i primi due, al terzo decide il primo tempo di Chirichella.

Partenza lanciata ospite nel secondo, Havelkova firma l’8-3. Pedullà prova a rompere il ritmo delle bustocche fermando il gioco dopo il muro di Pisani (4-10). Le biancorosse alzano esponenzialmente il proprio livello di gioco: pipe di Havelkova, attacco e poi muro di Marcon e 16-7. Chirichella rialza le braccia e avvicina le azzurre a -4 (13-17). Così Parisi chiama time out e predica tranquillità. Le farfalle obbediscono, Havelkova è in palla e di nuovo +6. L’errore al servizio di Kim regala il set point a Busto (24-18), Lyubushkina in fast fa 1-1.

Nel terzo aumenta la tensione e si allungano gli scambi. Interminabile quello che conduce la Igor al 13-13, accolto dal boato dei tifosi di casa. Hill prende in mano la squadra e piazza tre palloni sulle righe (16-15). C’è Bonifacio per Chirichella, Parisi risponde con Camera e Perry che costruiscono il 18 pari. Un errore dell’americana e la stampata di Barun su Havelkova lanciano Novara sul 20-18. Invasione bustocca e fulmine di Klineman (22-18), le azzurre volano su tutti i palloni. Un tocco contestato del muro ospite vale il 24-20. Havelkova e un fallo in palleggio cancellano le prime due palle set. Tocca a Barun trasformare il 25-22.

Sempre Barun e Diouf le chiavi principali dei due attacchi, anche ad inizio quarto set (9-9). Pipe lunga di Hill e Busto va al time out tecnico sopra di due punti. Ottimo momento per le ospiti, più intensità in difesa e precisione in contrattacco. Pedullà deve chiamare il time out sul 12-16. Murone di Pisani e la Unendo Yamamay tiene il +4. Lyubushkina non perdona, 23-16 sulla ricezione imprecisa delle azzurre e il tie-break è alle porte. Havelkova e il muro di Diouf lo decretano.

Si scatena Diouf: ace e pipe pazzesca sulla riga di fondo per l’immediato 5-1. L’ennesima fast di Lyubushkina scrive il 7-3 e procura un risentimento muscolare a Klineman. Al suo posto Partenio. Incontenibile Diouf, dall’altra parte Barun e Chirichella vanno out (5-11). Pisani è un fattore e mura Hill. L’attacco di vincente di Marcon significa sette match point. Chiude il punto numero 29 di Diouf, semplicemente una sentenza.

“Oggi ha funzionato molto bene il nostro muro-difesa, i 19 muri ne sono una conferma anche se credo che anche Novara abbia un po’ di responsabilità in questo dato – illustra coach Parisi -. Il nostro contrattacco è andato meglio rispetto alle ultime gare, ma ciò che ha fatto la differenza è stato l’atteggiamento della squadra. Avevamo voglia di confrontarci con la forza di Novara e le ragazze hanno dimostrato grande carattere. Il risultato è importante, ma più che per la classifica perché ci può dare ancora di più consapevolezza della nostra forza”.

“Abbiamo sbagliato troppo, non facciamo drammi dopo questa sconfitta anche se dovremo dare dei segnali migliori in campo, e non solo quando le cose vanno bene – analizza Pedullà -. La squadra ha avuto un gioco molto altalenante, di sicuro oggi la Unendo Yamamay ha dimostrato una condizione di gioco superiore rispetto alla nostra”.

METALLEGHE SANITARS MONTICHIARI – POMI’ CASALMAGGIORE 0-3 (20-25, 23-25, 16-25)
Una Pomì pressoché perfetta si impone nettamente sul campo della Metalleghe Sanitars Montichiari e legittima il terzo posto in classifica. Una prova di forza per le rosa di Davide Mazzanti, che erano attese da una gara di difficile lettura, vuoi per la recente battaglia delle bresciane sul campo di Modena, vuoi per carica agonistica delle locali tra le mura amiche, e hanno saputo interpretarla al meglio sia dal punto di vista caratteriale che tecnico-tattico. Montichiari non riesce a impostare il suo gioco, complice un’avversaria che batte davvero forte e sbaglia pochissimo. Le atlete di Barbieri provano a contrastare le casalasche, rischiando di più in battuta. Trovano un risveglio nel secondo set, ma non riescono a sfruttarlo e il match si chiude con il primo 3-0 subito tra le mura di casa.

Prova a scappare la Metalleghe sul 5-3 del primo set, ma Gibbemeyer sigla a muro il sorpasso (7-8). Prova a rompere gli indugi e l’equilibrio la Pomì con due punti di ottima fattura, un gran lungo linea da posto quattro e un ace che valgono il 10-12 del time-out tecnico. Stevanovic e Ortolani tengono avanti di tre lunghezze (14-11) le rosa che poi volano sul 12-16 dopo errore di Vindevoghel. Tirozzi sfrutta il muro di casa per il 17-21. Brinker e un errore di Stevanovic riportano le bresciane a distanza temibile (19-21) ma ci pensa Skorupa a lanciare la Pomì a due punti dal set (19-23). Bianchini mette in dirittura di arrivo il parziale con il punto che vale il 20-24, chiude Ortolani da posto quattro.

Parte di slancio la Pomì nel secondo set. La facilità con la quale Tirozzi e Ortolani fanno volare Casalmaggiore sul 9-4 consiglia il tecnico Barbieri ad effettuare la prima variazione con Saccomani che rileva Vindevoghel. Montichiari si ritrova e puntando sopratutto sul muro rosicchia punti su punti alle rosa sino ad arrivare al 9-10. Al termine di un’azione infinita concluso da Tomsia le bresciane agguantano la Pomì sul 10-10. A questo punto è la Pomì a dover cambiare qualcosa e Mazzanti decide di puntare su Gennari che rileva Ortolani. Torna ad allungare la Pomì proprio grazie alla neo entrata Gennari, superlativa in pipe e cecchina sul mani-out per il 15-17. Arriva anche l’ace di Stevanovic per il 15-18. Tomsia con due bombe delle sue riavvicina Montichiari per poi portarla a stretto contatto sul 18-19. Subito Gibbemeyer con fast punto e Skorupa direttamente dai nove metri ricacciano a tre lunghezze di ritardo le padrone di casa (18-21). Il set è in dirittura di arrivo per la Pomì dopo il lungo linea vincente di Tirozzi e l’ace di Gibbemeyer (20-24). Montichiari rientra, ma sul più bello Milani fallisce il servizio e 23-25.

Le padrone di casa accusano la personalità delle casalasche nel terzo set, provano l’inserimento di Vindevoghel per Saccomani ma la Pomì finisce al time-out tecnico su un rassicurante 6-12. Tirozzi è trascinante, Gibbemeyer e Stevanovic si rivelano positive in attacco come a muro. Le biancorosse provano a riavvicinarsi ma le rosa continuano la propria marcia anche perché gli errori in attacco delle bresciane sono tanti. Su uno di questi, autrice Tomsia, Casalmaggiore si porta a due punti dal match e poi con Tirozzi può giocarsi il primo di otto match-point. E’ la capitana rosa a chiudere l’incontro sfruttando da posto quattro le mani del muro di casa.

“A inizio gara avevo chiesto alle ragazze di provare ad esportare il nostro volley lontano dalle mura del Pala Farina e devo dire che il messaggio è stato recepito in pieno – le parole di Mazzanti -. Dovevamo dimostrare di essere attendibili e affidabili anche lontano da casa e la prova che la squadra ha esibito al Pala George è la dimostrazione lampante che abbiamo le capacità e le personalità per farlo. Non dimentichiamo che nessuno, Novara a parte, era uscito dal Pala George con tre punti”.

Coach Barbieri è dispiaciuto, ma non preoccupato: “Casalmaggiore è più forte di noi e ha giocato meglio di noi, lo avevamo già visto all’andata, ce l’hanno confermato oggi. L’inserimento di Gennari per Ortolani è stato determinante. Il suo attacco si è aggiunto a quello delle due mancine – Tirozzi e Bianchini – molto tecniche su palla alta, che è il gioco che noi soffriamo di più. Sono dispiaciuto perché abbiamo perso davanti al nostro pubblico, ma non sono preoccupato: non abbiamo mancato in carattere. La sconfitta di oggi è legata a problemi di tecnica e tattica, oltre alla non perfetta condizione fisica di alcune ragazze stasera in campo”.

70° Campionato Master Group Sport Volley Cup: i risultati della 14^ giornata
Volley 2002 Forlì – Nordmeccanica Rebecchi Piacenza 0-3 (11-25, 13-25, 17-25)
Imoco Volley Conegliano – Zeta System Urbino Volley 3-2 (25-18, 19-25, 22-25, 25-22, 15-10)
Foppapedretti Bergamo – Il Bisonte Firenze 1-3 (25-27, 22-25, 25-20, 18-25)
Igor Gorgonzola Novara – Unendo Yamamay Busto Arsizio 2-3 (25-22, 19-25, 25-22, 16-25, 9-15)
Savino del Bene Scandicci – Liu Jo Modena 3-2 (22-25, 20-25, 25-23, 27-25, 15-11)
Metalleghe Sanitars Montichiari – Pomì Casalmaggiore 0-3 (20-25, 23-25, 16-25)

70° Campionato Master Group Sport Volley Cup: la classifica
Igor Gorgonzola Novara 36, Liu Jo Modena 31, Pomì Casalmaggiore 29, Nordmeccanica Rebecchi Piacenza 26, Imoco Volley Conegliano 26, Unendo Yamamay Busto Arsizio 23, Foppapedretti Bergamo 23, Metalleghe Sanitars Montichiari 19, Savino Del Bene Scandicci 17, Il Bisonte Firenze 14, Volley 2002 Forlì 4, Zeta System Urbino Volley 4.

70° Campionato Master Group Sport Volley Cup: i tabellini
VOLLEY 2002 FORLI’ – NORDMECCANICA REBECCHI PIACENZA 0-3 (11-25, 13-25, 17-25)
VOLLEY 2002 FORLì: Lancellotti, Stoltenborg, Ventura, Ceron 5, Potokar 1, Nazarenko, Guasti 3, Neriotti 3, Aguero 5, Koleva 11, Ferrara (L). Non entrate Rossi, Prsa. All. Vercesi.
NORDMECCANICA REBECCHI PIACENZA: Sorokaite 14, Valeriano, Dirickx 6, Leggeri 4, Vargas Valdez 11, Van Hecke 13, Di Iulio 9, Cardullo (L). Non entrate Carocci, Brussa, Angeloni, Wilson, Caracuta. All. Chiappini.
ARBITRI: Piana, Longo.
NOTE – durata set: 21′, 20′, 23′; tot: 64′.

IMOCO VOLLEY CONEGLIANO – ZETA SYSTEM URBINO VOLLEY 3-2 (25-18, 19-25, 22-25, 25-22, 15-10)
IMOCO VOLLEY CONEGLIANO: Vasilantonaki 1, Hancock 2, Furlan, Fiorin 7, Adams 8, Arimattei, De Gennaro (L), Katic 1, Ozsoy 22, Nikolova 14, Barcellini 8, Barazza 8. All. Negro.
ZETA SYSTEM URBINO VOLLEY: Agostinetto 5, Bruno (L), Richey 13, Fresco, Vujko, Santini 11, Lestini 5, Walker 11, Spelman 22, Leggs 9. Non entrate Zecchin, Giacomel. All. De Brandt.
ARBITRI: Stancati, Fretta.
NOTE – Spettatori 4190, durata set: 25′, 25′, 28′, 27′, 16′; tot: 121′.

FOPPAPEDRETTI BERGAMO – IL BISONTE FIRENZE 1-3 (25-27, 22-25, 25-20, 18-25)
FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Mori, Deesing 2, Loda 17, Paggi 10, Blagojevic 14, Merlo (L), Melandri 4, Radecka Sadurek 1, Plak 14, Mambelli 2, Sylla 8. Non entrate Tasca. All. Lavarini.
IL BISONTE FIRENZE: Mastrodicasa 10, Petrucci 3, Liliom 1, Turlea 18, Negrini 13, Pascucci 9, Parrocchiale (L), Pietrelli, Calloni 14, Vingaretti. Non entrate Poggi, Savelli, Bertone. All. Vannini.
ARBITRI: Pozzato, Piubelli.
NOTE – Spettatori 1300, durata set: 30′, 29′, 27′, 24′; tot: 110′.

IGOR GORGONZOLA NOVARA – UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO 2-3 (25-22, 19-25, 25-22, 16-25, 9-15)
IGOR GORGONZOLA NOVARA: Partenio, Klineman 13, Kim 2, Guiggi 6, Bonifacio, Chirichella 12, Sansonna (L), Alberti, Hill 17, Barun 20, Zanette. Non entrate Signorile. All. Pedullà.
UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Lyubushkina 15, Rania, Leonardi (L), Marcon 6, Perry 2, Camera, Diouf 29, Wolosz 3, Havelkova 16, Pisani 9. Non entrate Degradi, Michel. All. Parisi.
ARBITRI: Cesare, Puecher.
NOTE – Spettatori 4000, durata set: 26′, 25′, 30′, 24′, 14′; tot: 119′.

SAVINO DEL BENE SCANDICCI – LIU JO MODENA 3-2 (22-25, 20-25, 25-23, 27-25, 15-11)
SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Perinelli, Stufi 12, Garzaro 13, Lipicer Samec 15, Lussana, Ruzzini (L), Muresan 17, Vanzurova 22, Menghi, Vincourova 5. Non entrate Scacchetti. All. Bellano.
LIU JO MODENA: Rousseaux 17, Kostic 2, Heyrman 9, Folie 9, Arcangeli (L), Piccinini 20, Fabris 24, Crisanti 1, Maruotti, Rondon 2, Ikic. Non entrate Petrachi, Muri. All. Beltrami.
ARBITRI: Canessa, Piluso.
NOTE – Spettatori: 1550, durata set: 28′, 25′, 28′, 33′, 15′; tot: 129′.

METALLEGHE SANITARS MONTICHIARI – POMì CASALMAGGIORE 0-3 (20-25, 23-25, 16-25)
METALLEGHE SANITARS MONTICHIARI: Dalia, Brinker 9, Tomsia 20, Ghilardi (L), Alberti 3, Mingardi, Saccomani 2, Olivotto 3, Milani, Zampedri, Vindevoghel 1, Gioli 4. Non entrate Serena. All. Barbieri.
POMì CASALMAGGIORE: Ortolani 6, Skorupa 3, Bianchini 9, Sirressi (L), Gennari 5, Gibbemeyer 7, Stevanovic 6, Tirozzi 17. Non entrate Quiligotti, Agrifoglio, Klimovich. All. Mazzanti.
ARBITRI: Pristerà, Venturi.
NOTE – Spettatori 2200, durata set: 25′, 29′, 23′; tot: 77′.

70° Campionato Master Group Sport Volley Cup: il prossimo turno (domenica 25 gennaio, ore 18.00)
Nordmeccanica Rebecchi Piacenza – Liu Jo Modena DIRETTA SPORTUBE
Foppapedretti Bergamo – Imoco Volley Conegliano
Zeta System Urbino – Igor Gorgonzola Novara sabato 24 gennaio, ore 20.30 DIRETTA RAI SPORT 1
Unendo Yamamay Busto Arsizio – Metalleghe Sanitars Montichiari ore 17.00, DIRETTA SPORTITALIA
Il Bisonte Firenze – Pomì Casalmaggiore lunedì 26 gennaio, ore 20.30
Volley 2002 Forlì – Savino Del Bene Scandicci

Lega Femminile
Foto Luca Pietro Santi