Volley Academy Pomezia: Giuseppe Biondi dopo il successo della Notte Bianca

Mi ero promesso, al termine della Notte Bianca, di realizzare un breve resoconto sulla nostra prima partecipazione all’evento sportivo che il comune di pomezia ha realizzato in così poco tempo.
Ora mi devo ricredere.
Devo rivedere il modello da applicare per realizzare questo resoconto.
Sì, perchè anche se il Volley come la quasi totalità degli sport si misura molto con cifre
e statistiche, numeri e percentuali, plus e minus, ecc. ecc, durante la notte bianca, mi sono accorto che abbiamo realizzato qualcosa che nessuna statistica è capace di valutare: abbiamo creato emozioni, forti e positive.
Non si tratta di un’opinione personale; si tratta di una riflessione dovuta a chiacchierate, incontri, messaggi scritti e verbali, atteggiamenti e azioni di tante persone che durante la manifestazione hanno mostrato attaccamento,
dedizione, passione, e anche ammirazione e stupore nell’avvicinarsi al nostro stand.
Persone che hanno avuto modo di entrare in contatto con la realtà della VOLLEY ACADEMY POMEZIA e che ne sono uscite contagiate dal nostro modo
di vivere lo sport al servizio delle nostre ragazze.
Si prova grande soddisfazione nel constatare che in molti bussano alla nostra porta perchè sentono dire che da noi si lavora bene; perchè da noi l’ambiente è sano; perchè da noi le atlete, tutte le atlete, sono soprattutto le nostre ragazze.
Ragazze che attraverso lo sport cercano di crescere, di socializzare, di prepararsi alla vita.
E non mi riferisco solo alle nostre atlete mi riferisco anche alle loro famiglie; e penso anche agli “addetti ai lavori” ovvero a Claudio Valenza, Sergio Pitotti, Giuseppe Conti, e a tutto lo Staff Tecnico: al nostro DS e coach Orfino Gianni, al nostro Coach Franco Russo che anche se provenienti da realtà
in alcuni casi più blasonate della nostra e che, pur con tutti i nostri difetti e tutti i nostri limiti, si adoperano al meglio per la VAP.
Un Grazie ancora a queste persone in quanto capaci di creare emozioni, positive e forti, che in molti mi hanno raccontato di avere provato avvicinandosi a noi.

Giuseppe Biondi