3DF> Dream Team, dura solo un set il sogno di vittoria

Giacomo Giusti 
Addetto Stampa Dream Team Roma

La formazione di Verderocca continua a giocare su discreti livelli ma fatica a dare continuità ai risultati. Nuovo stop contro il Casalbertone dopo un inizio confortante
Chi ha avuto modo di ascoltare l’inizio della telecronaca dell’emittente satellitare Sky dell’incontro di calcio Fiorentina-Roma giocato nella giornata di ieri avrà avuto modo di ascoltare che le due squadre avevano dei comportamenti molto diversi considerando i risultati dei soli primi o dei soli secondi tempi oppure a seconda che le gare si fossero disputate nel 2010 piuttosto che nel 2011. Si tratta di costruzioni aritmetiche spesso curiose che però possono aiutare a capire dove si collocano le fortune e/o i problemi delle formazioni che sono coinvolte in queste classifiche. E il passaggio dal massimo livello calcistico al più basso gradino della piramide della pallavolo nazionale non sposta minimamente la possibilità di svolgere siffatti ragionamenti. Prendendo in considerazione il girone F del campionato provinciale di Terza Divisione Femminile Open (quello che vede impegnata la Dream Team Roma) e costruendo una classifica basata sull’assegnazione di un punto a chi ha vinto il primo set ci troveremmo in una situazione di equilibrio decisamente maggiore rispetto a quello che la classifica reale offre con formazioni che vanno decisamente meglio in questa classifica piuttosto che in quella generale. Questa graduatoria al momento in cui scriviamo vede al comando con quattro punti ben tre formazioni (Casalbertone, Tiburtina 2003 e Borgo Don Bosco), seguite da altre tre formazioni a quota tre (Cus Roma, Safi Elis e Dream Team Roma) con Pietro Verri a quota due e Roma 6 Villa Gordiani che non ha mai vinto finora il set inaugurale di una partita. Quello che balza immediatamente all’occhio è proprio il caso della Dream Team Roma che si colloca a ridosso dei vertici della classifica con un disavanzo decisamente ridotto mentre nella classifica generale si colloca nelle ultime posizioni ben distaccata dalle posizioni di testa. Da questa discrasia emerge chiaramente come la formazione di Via Sebastiano Satta sia un gruppo assolutamente capace di dire la sua in questa competizione ma purtroppo (almeno per quanto visto fino a questo momento) solo per un lasso di tempo ristretto e non per la durata complessiva dell’incontro. Una ulteriore riprova di quanto appena testimoniato deriva dall’ultima gara che questa formazione ha disputato presso il Pallone Mancini 34 e nel quale, dopo una partenza a dir poco incoraggiante sfociata nella conquista del primo parziale, le ragazze capitanate da Claudia Paciotti hanno ceduto alla distanza al Casalbertone per 1-3 in una gara valida per la settima giornata del campionato. Incontro al quale la formazione giallo-blu si approcciava peraltro nel miglior modo possibile per quanto riguarda le possibili scelte a disposizione di Mister Liguori che per l’occasione doveva fare a meno della sola Bruni e che inizialmente dava fiducia alla formazione che maggiormente abbiamo visto in campo fin qui, vale a idre Chiarilli in regia, Petitta e capitan Paciotti bande, Casini opposto, Di Cristo e Dell’Agnello centrali con Viscogliosi libero. Un settetto che in corso d’opera al di la dell’avvicendamento fra i due liberi Emili e Viscogliosi a cui si è assistito per gli ultimi punti della seconda tornata, ha visto come innesto principale quello di Gargano in regia a partire dal terzo set: prima in luogo di Casini con spostamento di Chiarilli nel ruolo di opposto e poi nel quarto tempo in luogo di Dell’Agnello, con ritorno di Casini al centro. Un assetto quest’ultimo durato però appena 5 punti, visto che proprio all’inizio dell’ultima frazione, Paciotti risentiva di un problema al ginocchio che costringeva il coach tiburtino a ributtare nella mischia la stessa Dell’Agnello nel pressoché inedito ruolo di banda. Dicevamo della partenza sprint delle padrone di casa che si è concretizzata subito con la produzione di un parziale di 5-0 (condito da ben quattro fra errori e infrazioni delle ospiti). Uno strappo che al di la di un primo tentativo di recupero delle ospiti, le padrone di casa riuscivano non solo a gestire ma addirittura ad ampliare fino al 19-12, momento nel quale le ospiti producevano una sequenza di ben otto punti consecutivi che dava loro il primo vantaggio sul 19-20, che diveniva subito dopo 20-22. Fortunatamente per i colori giallo-blu, le esponenti di Casalbertone riprendevano però a produrre una considerevole messe di errori che non consentiva di portare a termine in modo vittorioso la rimonta. Un parziale conclusivo di 5-1 con l’ultimo punto a firma Daniela Petitta (autrice di una prestazione importante in questo tempo) consentiva alla Dream Team Roma di inaugurare positivamente la sfida portando a casa il tempo alla prima occasione utile. Ma il Casalbertone era oramai pienamente tornato in gara e lo dimostravano le due frazioni successive caratterizzate da un andamento pressoché sovrapponibile con un inizio incerto e poi una presa del comando delle operazioni da parte delle ospiti al culmine di due break di simile portata. Entrando maggiormente nel dettaglio, il punto di rottura dell’equilibrio della seconda parte di gara si registrava sul 12-12 con due break di 0-5 che avevano l’effetto di trascinare lo score sul 16-24, diventato poi 18-25 qualche istante dopo. Per quanto riguarda il terzo tempo il primo break punitivo per le padrone di casa era di 0-6 ed arrivava sulla situazione di 9-9, mentre il secondo (anche questo di sei punti consecutivi) aveva l’effetto di trainare il punteggio sul 12-22 che la parte finale di tempo riusciva a rendere solamente meno pesante con una chiusura arrivata anche questa volta al terzo set point sul medesimo punteggio del set precedente. La frazione conclusiva tutto sommato si rivelava essere quella decisamente più avvincente con continui vantaggi esigui da una parte e dall’altra fino al 15-16, situazione nella quale il Casalbertone con un parziale di 2-7 scappava di nuovo riuscendo strenuamente a contenere il tentativo di rimonta finale (arrivato va detto grazie a quattro errori consecutivi della formazione di Portonaccio e ad un fortunoso ace di Petitta) fermatosi sul 22-23. Un errore al servizio dello stesso numero 15 giallo-blu ed un attacco vincente sancivano il cosiddetto gioco partita incontro. Un classico detto dei tempi in cui vigeva ancora la lira e questa era suddivisibile in centesimi recitava che mancava sempre un soldo (l’equivalente di 5 centesimi) per fare una lira per sottolineare situazioni a cui manca poco per cambiare verso. Un detto di vecchia data che però sembra essere di calzante attualità per una formazione che per l’ennesima volta ha dimostrato di poter tener testa ad un club di calibro superiore (il Casalbertone con questo successo chiude infatti il girone di andata a quota 14 mantenendosi in piena corsa promozione) senza però avere la forza di concretizzare a pieno le proprie potenzialità. E la discrasia fra livello delle prestazioni e punti portati a casa è la cosa che enfatizza maggiormente coach Liguori quando al termine della gara ha dichiarato: “Peccato perché potevamo portare a casa almeno un punto, non rubando nulla all’avversario. Sono comunque due, tre gare che giochiamo meglio e che esprimiamo un buon livello. Speriamo anche i risultati migliorino, sorridendoci più spesso.” La speranza ora è che questi risultati possano manifestarsi nelle prossime due gare che il calendario propone come approccio al girone di ritorno e che vedranno Paciotti e C opposte prima al Roma 6 Villa Gordiani Rosa e poi alla Safi Elis, ovvero formazioni sulla carta di livello simile a quello delle giallo-blu. Per il primo di questi due match la formazione di patron Anna Di Ludovico abbandonerà il consueto teatro del Pallone Mancini34 trasferendosi nella palestra dell’Istituto Neumann d Via Pollenza, 115, sede della gara contro la prenestine che inizierà a dispiegare i suoi eventi alle ore 11.00 di domenica 27 marzo 2011. Consueta chiosa finale sulle prestazioni individuali che nella circostanza in questione hanno visto stagliarsi in particolar modo le figure di Di Cristo, Chiarilli e Petitta (quest’ultima miglior marcatrice giallo-blu). Dovendo fare una scelta propendiamo per assegnare il riconoscimento di woman of the match al centrale pugliese con la maglia numero sei autrice di una prova magari senza squilli ma certamente di grossa sostanza e continuità.

Dream Team Roma-Casalbertone 1-3
(25-23, 18-25, 18-25, 22-25)
Dream Team Roma: 24 (K) Paciotti 4 p.ti; 7 Chiarilli 5 p.ti; 17 Dell’Agnello 1 p.to; 15 Petitta 9 p.ti; 8 Casini 7 p.ti; 6 Di Cristo 8 p.ti; 11 Gargano; 12 Piselli NE; 27 Sorace NE; 1 (L1) Viscogliosi; 2 (L2) Emili. Allenatore: Liguori. Allievo Allenatore Praticante: Peluso. Team Manager: Allegrini.
Durata set: 23’, 22’, 21’, 24’. Durata complessiva incontro: 1h 30’