Ciclismo> Trentin si aggiudica il Gran Premio Liberazione

Eduardo Lubrano
Ufficio Stampa Gran Premio Liberazione 2011

La pioggia non ha fermato lo spettacolo del ciclismo giovanile mondiale che per la 66ma volta consecutiva si è dato appuntamento a Roma per il Gran Premio della Liberazione. Sono partiti in 178 da cinque continenti, dieci nazionali e 27 squadre italiane.
Dopo 3 ore 31 minuti e 15 secondi ha vinto Matteo Trentin, 22 anni il prossimo 2 agosto del Team Brilla Bike che ha tagliato il traguardo delle Terme di Caracalla in solitario con 59 secondi di vantaggio sull’australiano Michael Hepburn ed 1 minuto e 2 secondi su Sonny Colbrelli della Zalf Desiree.
La gara si è accesa dopo sei giri quando un gruppo di 9 corridori ha preso la testa della corsa e si è lasciata alle spalle il gruppone : Hepburn, Ignazio Moser, Coledan, Zhupa, Silvestri, Cecchinel, Oswian, Gradinaru, Bazkou hanno tenuto la testa per 6  giri arrivando anche ad avere 1 minuto di vantaggio sugli inseguitori.
Al 12° giro Cecchinel ha provato a forzare l’andatura ma l’australiano Hepburn lo ha ripreso dopo due tornate ed è stato in testa fino
stato alla guida del Liberazione per due giri fino a quando a 4 tornate Matteo Trentin ha preso l’iniziativa, raggiunto Hepburn lo ha superato ed ha concluso la corsa con ampio margine sul corridore della terra dei canguri.
“L’arrivo da solo, sul rettilineo finale è stato un sogno – ha detto dopo la gara Matteo Trentin – ed anche se non si vede, non potete immaginare quanto sia felice, è indescrivibile la gioia che provo. Per me questa vittoria è un piccolo sogno che si realizza. La qualità di questa gara si capisce anche solo guardando il lotto dei partenti. Non mi aspettavo di andare così bene anche se avevo programmato un tipo di corsa del genere. Il bagnato è sempre un rischio in gare così nervose, con tante curve e saliscendi continui, così ho avuto la certezza di aver vinto solo sul rettilineo finale perché in questa condizioni di strada bagnata, se ti rilassi è un attimo cadere. Il momento chiave è stato quando ho visto che nessuno andava a chiudere su Hepburn ed allora ho deciso di farlo da solo.”
Per la cronaca la strada bagnata ha provocato diverse cadute, ma per fortuna nessuna con gravi conseguenze per i ciclisti coinvolti, tra cui proprio Michael Hepburn, il secondo classificato.