Luca Iacoboni 19/05/2011
In gara 1 del primo turno dei playoff la Fortitudo Piazza Tevere realizza, in casa, una splendida vittoria contro la più quotata Pallavolo Volta Latina. Per analizzare l’incontro e valutare le prospettive future abbiamo ascoltato il coach reatino, Marco Bonafaccia.
“La partita in generale ha avuto un andamento molto equilibrato perché le due squadre si sono equivalse -spiega Bonafaccia – loro sono una bella squadra con buone individualità. Il primo set siamo riusciti, sempre sul filo dell’equilibrio, a portarlo a casa noi. Il secondo specularmente è andato a favore loro con un paio di errori nel finale da parte nostra, come è successo nel primo da parte loro. Nel terzo abbiamo pagato lo scotto psicologico poiché nel secondo, in realtà, siamo sempre stati in vantaggio e averlo perso nel finale ci ha penalizzato nell’andamento del successivo. Nel quarto, sul 2-1, forse loro si sono un po’ seduti sul risultato e questo ci ha permesso di rientrare in partita. Sul 2 pari poi, la maggior spinta emotiva e anche il fatto di giocare in casa, ci ha giovato quanto bastava per accumulare un buon vantaggio e portarci a casa il quinto set. Adesso sarà dura – prosegue il coach – perché loro comunque sono una bella squadra e sono arrivati secondi nell’altro girone meritandolo pienamente. Purtroppo noi in questo periodo abbiamo degli infortuni che stiamo gestendo soprattutto grazie al coraggio delle ragazze, parlo della nostra centrale, Giorgia Fara, che ha giocato dolorante; abbiamo l’opposto , Giulia Fornari, che ha fatto una partita eccezionale pur avendo una caviglia praticamente bloccata. In questa partita oltretutto ci è mancato l’apporto di Giulia Caprioli che, purtroppo, per motivi familiari non ci ha potuto aiutare quindi avevamo una piccola emergenza, però questa è una cosa a cui le ragazze hanno sopperito con la testa”.
Nonostante la vittoria ottenuta Marco Bonafaccia è consapevole che non sarà facile ripetere quest’impresa anche in terra pontina.
“Avendo vinto in recupero sappiamo che si può vincere – dice il coach – e quindi andremo lì con questo tipo di spirito, poi è chiaro che l’avversario è di tutto rispetto e non starà a guardarci mentre noi proviamo a portare a casa l’incontro. Con quest’avversario bisogna giocare molto bene, però andiamo là con la consapevolezza di potercela fare”.