A1M>M. Roma, Sabbi: “Fei è un modello, ma domenica vinco io”

La gara tra Roma e Belluno non è soltanto la partita dei molti ex, ma è anche quella di due squadre alla ricerca di continuità. L’accordo raggiunto la scorsa estate tra i presidenti Mezzaroma e Benetton ha creato una sorta di vita parallela tra le due formazioni. Da Treviso, dove giocava fino alla passata stagione la Sisley, prima che il massimo dirigente veneto decidesse di rinunciare alla pallavolo di alto livello, sono arrivati nella Capitale quattro atleti di ottimo rendimento: Bjelica, Boninfante, Maruotti e Sabbi (“parcheggiato” però nella scorsa stagione ad Isernia). Se a questi aggiungiamo Cisolla, arrivato a Roma l’anno prima, si capisce come ad unire la M.Roma e la Sisley sia una sorta filo doppio. Persino l’inizio di stagione ha confermato la sintonia tra le due squadre: Roma e Belluno hanno collezionato tre sconfitte nelle prime tre giornate di campionato, anche se quelle dei veneti hanno comunque fruttato dei punti, e soltanto domenica hanno conquistato la prima vittoria stagionale. Ora, dunque, sia la Sisley che la M.Roma cercheranno di spuntarla nel match di domenica prossima (ore 18, al Palazzetto dello Sport di viale Tiziano) per proseguire il trend positivo.

Il compito di presentare la gara spetta a Giulio Sabbi, l’opposto della M.Roma che sta vivendo un ottimo momento di forma. Sabbi è una scommessa di Giani e della dirigenza capitolina, un ragazzo di sicuro avvenire che già oggi, però, sta dimostrando tutte le sue doti. E non è un caso che Berruto, il ct dell’Italia, lo abbia voluto in rosa per i Campionati Europei e che l’anno scorso sia stato eletto dalla Lega miglior Under 23 dell’A2, nonché miglior realizzatore sempre del campionato cadetto. “Non ho mai dato troppa importanza alla classifica – esordisce Sabbi – perché siamo solo all’inizio e perché nelle prime tre giornate abbiamo affrontato squadre fortissime e che si presentavano all’appuntamento sicuramente più amalgamate rispetto alla nostra. Lo zero in classifica, dunque, non ci creava pressioni eccessive. Certo, un’eventuale sconfitta anche con Vibo Valentia sarebbe stata mal digerita e ci avrebbe messo nelle condizioni di giocare con la Sisley in uno stato psicologico peggiore. Invece, in Calabria abbiamo giocato una grande partita, ci siamo sbloccati e abbiamo fatto vedere in parte ciò che siamo in grado di fare”.

Come la M.Roma, anche Belluno non è partita alla grande, sconfitta da Latina, Verona e Vibo Valentia. “Per certi versi – prosegue l’opposto – la Sisley ha avuto un cammino simile al nostro: ha perso le prime tra gare, facendo però dei punti, e solo domenica ha conquistato la prima vittoria. Come noi, dunque, è alla ricerca di un secondo successo consecutivo per dare continuità ai propri risultati. Dovremo affrontare la gara ben preparati e con la giusta concentrazione, sapendo che limitando Fei e Horstink saremmo già a buon punto. Contenere soprattutto Fei non sarà facile perché ci riescono in pochi, ma è da qui che partiranno molte delle nostre possibilità di vittoria”.

Parlando di Fei, Sabbi non può fare a meno di esaltarlo dal punto di vista tecnico e da quello umano. “Fox – continua – è un giocatore favoloso e un ragazzo straordinario. Inutile dire che per me che gioco nel suo ruolo è un idolo e un modello, a maggior ragione perché sono cresciuto nelle giovanili della Sisley e ho avuto la fortuna di fargli da secondo. Ancora oggi è l’opposto più forte del mondo, un professionista esemplare, ma anche una persona con cui puoi ridere e scherzare. Ma non cominciate a paragonarmi a lui, perché non c’è storia. La sua è zeppa di vittorie, per la mia c’è tempo. La notizia che sarebbe tornato in Nazionale era nell’aria e, anche se questo rischia di penalizzarmi nelle scelte di Berruto, non mi abbatto, anzi. Vorrà dire che mi impegnerò ancora di più per ritagliarmi anch’io un piccolo spazio”.

Le gare del Palazzetto sono per Sabbi l’occasione di rivedere la famiglia e i conoscenti, che da Zagarolo non impiegano troppo tempo per raggiungere viale Tiziano. “Domenica – conclude Sabbi – verranno a trovarmi amici e parenti. Già l’avevano fatto contro Macerata, ma ho chiesto loro di dimenticare quella partita perché proprio non è andata come speravo. Ora è un momento diverso. Sto giocando bene. Non è però solo merito mio, ma di tutti i miei compagni. La pallavolo è uno sport di squadra e se un attaccante gioca bene, lo fa perché qualcuno prima ha ricevuto la palla e perché il palleggiatore lo ha messo nelle condizioni di farsi trovare pronto alla schiacciata”.

Ufficio Stampa M.Roma Volley

Foto Fraioli