A1M> M.Roma, tonfo natalizio

Marco Benedetti

M. ROMA VOLLEY – COPRA ELIOR PIACENZA 0-3 (24-26/18-25/27-29)
 M. ROMA VOLLEY: Lebl 8, Passier 4 , Paolucci, Paparoni (L), Maruotti 5, Zaytsev 13, Boninfante 1, Bencz 2 , Sabbi 9, Antonucci, Puliti, Corsano, Cisolla 5. All. Giani.
PIACENZA: Marra (L), Kral, Sidibè, Papi 6, Zhekov, Nikolov 12, Massari, Kampa 7, Zlatanov 23, Holt 6, Tencati 7, Marretta (L), Panchev. All.: Lorenzetti
 ARBITRI: Pasquali – Sampaolo
Il risultato che non ti aspetti, ma solo guardando i freddi numeri della classifica, Piacenza in campo schiera un grande pezzo di storia della pallavolo nazionale. E quella storia è ancora realtà! I vari Papi, Tencati, Zlatanov e Nikolov rifilano tre sberle sonore ai “sbarbatelli” in maglia verde. Una prestazione da dimenticare per la M.Roma, in partita solo a tratti, e quando Zaytsev latita…sono guai. Prestazione monstre per il MVP dell’incontro e vecchia conoscenza da queste parti, Zlatanov.
Equilibrio di breve durata nel primo parziale, per Roma il primo t.o.t. segna già un’interessante più tre, fatto di molti errori di misura delle ali emiliane, ma anche dei soliti Zaytsev e Sabbi. Piacenza annaspa in fase offensiva, non trovando spazi e potenza, Roma rintuzza a muro e copre bene in retroguardia con risultato di incrementare il vantaggio fino ad un massimo di più sei.  Il margine ampio ha il potere di sedare la vis pugnandi capitolina illudendola in modo letale;, Piacenza ne approfitta, con il colpi di Nikolov e Zlatanov aggancia la ruota dei padroni di casa nella volata finale. Tutto il pathos è concentrato nel finale, Piacenza mette inaspettatamente la testa avanti e raggiunge l’obiettivo finale, grazie anche all’ultimo errore di misura di Sabbi. Il secondo parziale evidenzia il crollo psicologico per Roma, che subisce passivamente l’azione degli ospiti; Piacenza sulle ali dell’entusiasmo trova le giuste misure dai nove metri e riesce a far male a ripetizione  a muro. Giani si gioca la carta Bencz, ma Zlatanov lo contiene bene a muro, prima di far male dai nove metri. Lo stato di torpore neroverde non accenna a diminuire, coinvolgendo tutto il sestetto e spingendo Giani a buttare nella mischia Cisolla con un passivo di sei punti.  Per Roma, nessun segnale di vita, il muro emiliano annienta agevolmente ogni minimo tentativo capitolino per agguantare meritatamente lo 0-2. Giani, non sapendo a quale santo votarsi prova a rimescolare le carte: parte nel terzo con Cisolla e Bencz, deve poi frettolosamente rimettere al suo posto Sabbi, provando il cambio in regia con capitan Paolucci. Piacenza resta padrona assoluta del campo, con Zlatanov e Nikolov particolarmente ispirati, supportati dall’esperienza di Papi e Tencati. Il calo degli ospiti ha il solo potere di prolungare un’agonia; Roma non trova mai spunti e continuità mettere sotto definitivamente Piacenza, Zlatanov si carica letteralmente sulle spalle i compagni nel momento del bisogno2651, tutte sue le conclusioni che nella lunga volata finale regalano i tre punti natalizi agli ospiti.