A1M> Giani: “Ravenna, la prima di quattro finali”

Ufficio Stampa M.Roma Volley

La buona prestazione di Trento ha regalato alla M.Roma Volley qualche certezza in più. Contro la prima della classe, i neroverdi hanno fornito una prova autorevole, di grande spessore tecnico e mentale. Senza l’errore arbitrale sul match point, chissà, la formazione romana avrebbe potuto raggiungere anche il quinto set e conquistare almeno un punto che, nella situazione attuale, sarebbe stato fondamentale. Andrea Giani è potuto, comunque, tornare nella Capitale con delle buone risposte da parte dei suoi giocatori, che hanno dimostrato, giocando con maggiore determinazione, di poter combattere punto su punto con qualsiasi avversaria. “Nei primi due set – confessa il coach – abbiamo lottato alla pari contro Trento e soltanto un paio di ingenuità ci hanno condannato. Una volta limitati gli errori, abbiamo conquistato il terzo set e avremmo potuto fare nostro anche il quarto, se non ci fosse stata una disattenzione dell’arbitro”.
Le belle notizie che la M.Roma si è portata dalla trasferta dovranno, ora, essere concretizzate dai fatti: cioè dalla conquista di punti preziosi per dare conforto ad una classifica che, al momento, è fortemente penalizzante. Quattro gare ancora alla fine della regular season. A beneficio della formazione capitolina ci sono i tre punti in più nei confronti dell’avversaria diretta, Padova. Ma la M.Roma deve cercare di conquistarsi la salvezza prima dell’ultima trasferta, proprio a Padova, perché quella gara potrebbe rivelarsi un vero e proprio spareggio.
Giani, giustamente, non è poi così pessimista. Riconosce che la situazione non è affatto tranquilla, ma sa anche che i suoi sono in grado di togliersi dai guai in tempo utile per conquistare un posto ai playoff. “Quella di domenica (Palazzetto dello Sport, ore 18) – spiega il coach – è la prima di quattro finali. Contro i romagnoli dovremo ritrovare la tranquillità persa nelle ultime gare, con la consapevolezza che affronteremo gli ultimi in classifica. Ci manca ancora la serenità che soltanto i buoni risultati sanno restituirti. Dobbiamo lavorare e avere in mente che i match si vincono sì con la tecnica, ma anche con il cuore”.
Secondo Giani la sua squadra non ha mai preoccupato sul piano del gioco. “È necessario pensare solo al nostro gioco, lo stesso che è stato in grado di mettere in grosse difficoltà uno squadrone come Trento. Il nostro, infatti, non è mai stato un problema di gioco. Purtroppo, non riusciamo a affrontare gli ultimi punti come quelli precedenti. Se le partite finissero a 23, penso che avremmo 15 punti in più in classifica”.
Un’altra certezza per il tecnico viene dalla crescita di Giulio Sabbi, un giovanissimo che per il ruolo che ricopre, quello dell’opposto, si pensava potesse pagare più del dovuto il dazio al salto nella massima serie. Il ragazzo anche a Trento ha confermato le sue grandi qualità, non solo mettendo giù difficili palloni, ma dimostrando grande autorevolezza nei momenti più delicati. “Trovatemi un giocatore che, al primo anno di A1, ha fatto meglio di Giulio. È chiaro che, giocando da opposto, si nota maggiormente quando è in difficoltà. Sto lavorando molto con lui per migliorare e credo che abbia ancora tantissimi margini di crescita”.