A1M> M.Roma furiosa con Juantorena

Foto Roberto Tedeschi

Marco Benedetti

M. ROMA VOLLEY – ITAS DIATEC TRENTINO 1-3 (13-25, 23-25, 25-22, 17-25) – M. ROMA VOLLEY: Lebl 6, Passier 3, Paolucci, Paparoni (L), Maruotti 12, Zaytsev 22, Boninfante, Bencz 2, Sabbi 12. Non entrati Antonucci, Puliti, Corsano, Cisolla. All. Giani. ITAS DIATEC TRENTINO: Kaziyski 14, Birarelli 13, Della Lunga 2, Juantorena 22, Zygadlo, Vieira De Oliveira, Sokolov 6, Djuric 8, Colaci (L), Stokr 7, Bari (L). Non entrati Brinkman, Burgsthaler. All. Stoytchev. ARBITRI: Sobrero, Santi. NOTE – Spettatori 2600, incasso 7100, durata set: 22′, 28′, 28′, 24′; tot: 102′.
Come nei migliori film si parte dalla fine, dalla gazzarra dell’ultimo punto che caratterizzerà tutte le polemiche dell’incontro e che oscurerà ogni lato tecnico e tattico. Juantorena, forte di un filotto in battuta che aveva messo già in cassaforte i tre punti, opta per una ultima malaugurata “coreana” che sa tanto di irrisione, almeno è questa l’impressione percepita da tutto il palazzetto. Un gesto che scatena la rabbia di giocatori e tecnici al saluto finale, e che convince il cubano naturalizzato a trovare frettolosamente la via degli spogliatoi. E fin qui nulla di strano, non sarebbe ne la prima nell’ultima volta che qualche campione possa scivolare in gesti che ne minino l’immagine ed il tasso umano. Cosa ancor più devastante la pallavolo la tristissima gazzarra del post, con Stoytchev solo a cercare di giustificare l’ingiustificabile, adducendo scommesse oratoriali del proprio atleta, e a fronteggiare l’assalto di chiunque fosse presente sul terreno di gioco, tesserati vari, addetti alla comunicazione e dirigenti federali.  E’ chiaro che noi ci aspettiamo scuse ufficiali del giocatore e della Società Trento per un gesto “antipatico”, ma ci aspettiamo anche che la M.Roma si faccia carico di un comportamento altrettanto antipatico ed offensivo di molti suoi tesserati per quanto visto e sentito sul campo, assolutamente convinti che certi atteggiamenti e comportamenti non sono patrimonio di una grande Società e che devono essere stigmatizzati proprio per non essere più ripetuti. Velo pietoso su chi rappresenta una Federazione e  che non può mettersi alla stregua di un semplice tifoso.
Ed ora la partita. Trento dimostra di non essere nel migliore momento di forma, ma anche di avere a disposizione una rosa di livello superiore e che gli ha permesso di rintuzzare i tentativi di una M.Roma su ottimi livelli per due set.
Roma scende in campo con l’intenzione di tener botta alla potenza dei colpi di Trento; l’intenzione è lodevole e produttiva, ma solo per i primi quattro punti, poi l’equilibrio si spezza, ma non per la potenza. Raphael e compagni dimostrano di essere produttivi anche quando c’è da piazzare il colpo e Roma va subito in sofferenza. Il vantaggio per gli ospiti si accumula velocemente,  e con la stessa velocità cala il rendimento di Roma, tanto che al secondo time out tecnico la distanza ha già raggiunto le nove lunghezze con una sola formazione in campo. Il filotto di Juantorena è interminabile, e, oltre ai punti, ha il potere di ridicolizzare la ricezione di casa. Il parziale ha vita brevissima, è il muro trentino a chiudere i giochi su Maruotti.  La reazione per Roma è tutta nelle mani di Zaytsev e Sabbi; il “russo” va in temperatura e riesce a trovare i suoi spazi ed a sorprendere la difesa avversaria. Il match è finalmente piacevole per che ha a cuore le sorti del club capitolino, Roma riesce a rimanere incollata ai campioni di tutto. Un lampo consente addirittura un doppio vantaggio , ma il muro di Birarelli rimette le due formazioni in parità nella volata che non lesina emozioni.  E’ sempre Zaytsev da ogni angolazione a minare le certezze degli uomini in bianco, ma è ancora una volta il muro ospite a segnare la differenza che conta, Sabbi sul filo di lana ne paga due volte le conseguenze. Roma non affonda nel terzo parziale, e riesce a rimanere agganciata al treno ospite. Sono poi i lampi di Zaytsev ovunque e di Sabbi dai nove metri a regalare un insperato ed imprevedibile più tre in vista della volata finale.  Stoytchev devo correre ai ripari buttando nella mischia Sokolov  al posto di uno spento Stokr,  ma il miracolo continua a farlo Roma, mantenendo i nervi saldi e soprattutto il vantaggio che la porta al 1-2, con la firma di Zaytsev. Roma vuole approfittare del momento positivo anche nel quarto, l’avvio di parziale in effetti la premia , ma innesca anche la cattiveria agonistica di Trento. Raphael e compagni piano piano si tirano fuori dalle secche, martellando gli avversari sin dai novi metri e ritrovando il miglior Kaziyski. Per gli uomini in maglia verde è una difesa strenua, ma anche con  Zaytsev la lotta diventa impari di fronte alla varietà dei colpi di Trento. Per i campioni di tutto la chiusura è in scioltezza, dettata dai fulmini di Juantorena in battuta e con la scellerata scelta della coreana che sa di beffa.